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Dalla disabilità e dall’assistenza sanitaria spunta l’imperatore Costantino

Andrea Ricciardiello

Ieri sabato 6 aprile alle ore 18:30 presso la Casa della Musica di Calitri l’ Associazione Volontariato Genitori di Disabili “Giada”, la Misericordia di Calitri e con il patrocinio morale del Comune di Calitri si è svolto un evento letterario: la presentazione del libro “L’Imperatore Costantino” tra storia e leggenda, dell’autore Andrea Ianniello: la  figura emblematica dell’imperatore analizzata come uomo protagonista di un’epoca  che, grazie a lui, fu portata ad essere straordinaria, ineguagliabile, enigmatica e di transizione: dal paganesimo al cristianesimo, cioè trasformare un essere da uomo a Dio.

Ad aprire la discussione e a fare gli onori di casa non poteva che essere che il Sindaco di Calitri, Michele di Maio che, dopo i saluti di rito, ha voluto rimarcare come la sua amministrazione con questo evento consideri la cultura: uno strumento importante per lo sviluppo sociale della comunità e da cui è nato un progetto dichiarato folle da altri, ma che ha portato tutti loro e la loro cultura, la loro storia, ad uscire fuori dai  confini ed a essere protagonisti, e che grazie a una convenzione, parte integrante di” Matera Capitale mondiale della Cultura”, convenzione che durerà fino al 2022. Un’idea utopistica, quindi, in cui, la cultura, come dimostrato dalle due associazioni organizzatrici presenti, sia un valore, un tesoro di tutti.

Continuando il discorso, nella seconda parte del monologo, il sindaco, messosi nei panni dello storico, ha ricostruito la figura dell’imperatore: figura essenziale di trasformazione di un’epoca, e riallacciandosi al libro, la sua enigmatica conversione al cristianesimo che fu ben diversa da quella piena di San Paolo, e ha ripercorso le varie fasi della vita dell’imperatore passando dalla battaglia del Ponte Milvio, la sua ascesa al potere, e della sua eccezionale capacità di amministratore, condottiero e umanista, portando tutti gli uomini ad essere parte integrante del suo cambiamento, quindi figura, dopo secoli, attualissima.

Al Sindaco sono seguiti gli interventi del Governatore della Misericordia, Canio Iseo Borea, del Presidente dell’Associazione Giada, e dell’editore Giuseppe Vozza, che concordavano pienamente con chi lo aveva preceduto: la cultura sia veicolo importante per il benessere e l’integrazione di tutta la società, dove solo lo stare insieme può risolvere qualsiasi argomento. Quindi la Cultura come mezzo utile per ritrovare i rapporti umani, i dialoghi  persi, ma soprattutto per arricchirsi reciprocamente e per affrontare meglio il futuro.

A chiudere il dibattito, sono stati l’ autore del libro Andrea Ianniello e Francesco Roselli, storico e artista locale, i quali hanno messo in primo piano il mistero, l’enigma che vige sulla conversione di Costantino: l’imperatore sia stato davvero cristiano o è stata tutta una montatura a scopo politico? Se si sia convertito o meno l’autore dice, e come egli spiega  nel volume, la risposta l’ha trovata attraverso le analisi delle fonti,  tra cui Sant’ Eusebio, Sant’Agostino. I due storici, riavvolgendo il nastro della storia hanno ripercorso gli avvenimenti partendo dalla vittoria su Massenzio, nella battaglia sul ponte Milvio a Roma, l’ascesa al potere, il trasferimento della capitale da Roma  a Costantinopoli, la sua politica indirizzata a rivoluzionare il modo  di governare coinvolgendo soprattutto la religione o le innumerevoli religioni presenti allora e che rischiavano di esplodere da un momento all’altro. Ed è proprio qui che si scopre la grandezza dell’imperatore, dare vita a una nuova e unica religione senza spargimento di sangue, il cristianesimo, facendo fondere l’ellenismo con quella pagana, ma che più tardi quella fusione nata e fondata sulla carta porterà allo scontro tra la colta latinità e la ignoranza barbarica, che porterà, a distanza di qualche  anno dalla morte dell’imperatore pagano!! All’invasione barbarica con il triste epilogo, la fine dell’ impero romano d’occidente  nel 476 a. C. o come dice l’autore al crepuscolo tardo antico .

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