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Dallo sguardo sulla società alla capacità di fondere leggerezza e profondità, Ariano Film festival premia Carlo Verdone

“La sua capacità di fondere leggerezza e profondità ha segnato intere generazioni”. Si legge così nella motivazione del premio speciale al regista e attore Carlo Verdone, maestro indiscusso della commedia all’italiana, ospite d’eccezione questa sera dell’Ariano International Film Festival, in occasione della cerimonia di premiazione, in programma alle 20.30, nella villa comunale condotta da Franco Oppini ed Emanuela Tittocchia. A precedere l’incontro con l’attore nel pomeriggio, presso la sala Wertmuller di Ariano Irpino, la proiezione di “Borotalco”, tra i film più amati di Verdone.

Un premio, quello voluto dall’Ariano Film Festival, ad un artista capace di raccontare i cambiamenti della società e del costume degli italiani con film che hanno fatto la storia della commedia italiana, tra i quali, “Un sacco bello”, “Bianco Rosso e Verdone”, “Compagni di scuola”, “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”, “Viaggi di nozze”, “Io loro e Lara”, “Benedetta Follia”. Una carriera segnata dal successo di pubblico e dai riconoscimenti con 9 David di Donatello, 11 Nastri d’Argento e 3 Globi d’Oro, il “Ciak d’Oro”, “Premio Truffaut”, il “Premio Bianchi”, il “Premio Bresson “e il “Premio Hemingway”. È autore dei libri “Fatti Coatti (o quasi)”, scritto con Marco Giusti (Mondadori), “La casa sopra i portici” e “La carezza della memoria” (entrambi Bompiani). “Attraverso la sua carriera – si legge ancora nella motivazione – ha saputo conquistare il cuore del pubblico, creando personaggi indimenticabili e regalandoci opere che sono diventate pietre miliari nel nostro patrimonio cinematografico. La sua capacità di fondere leggerezza e profondità ha segnato intere generazioni e continua ad essere un punto di riferimento per chiunque ami il grande schermo”. Un premio “per l’incessante dedizione all’arte cinematografica, per l’autenticità e la versatilità del suo linguaggio espressivo e per aver saputo raccontare con ironia e saggezza l’Italia e gli italiani, rendendoci partecipi di un viaggio straordinario tra risate, riflessioni ed emozioni autentiche”.  Un lavoro, quello di regista, nato col cabaret e imitando le persone conosciute nel reale, soprattutto ad Anzio, dove Verdone passava le vacanze.  Una passione, quella per il grande schermo trasmessagli da suo padre, Mario, professore, pioniere della storia del cinema in Italia; suo fratello Luca è documentarista; sua sorella Silvia, moglie di Christian De Sica è produttrice. A prendere forma nel suo cinema un viaggio che esplora tic e nevrosi degli italiani ma anche l’inquietudine che da sempre accompagna l’uomo

Per Verdone si tratta di un ritorno in Irpinia dove fu ospite anni fa a Torella del premio dedicato a Sergio Leone, condotto da Gianni Minà. Proprio al regista Leone, originario dell’Irpinia, Verdone deve il suo esordio nel grande schermo, fu lui a produrre suo primo film “Un sacco bello”. “Sai che te dico…  – gli disse Leone – c’hai un modo tutto tuo di fare le cose… perciò il film te lo dirigi tu. Ma t’insegno io”. Un legame rimasto forte nel corso della sua carriera, l’attore e regista romano ha sempre ribadito la forte riconoscenza nei confronti di Leone

Tanti gli ospiti che parteciperanno alla serata finale, insieme a Carlo Verdone, come Pia Lanciotti, Yeva Sai e Lia Carfora da Mare fuori, Aras Senol da Terra amara

A precedere la cerimonia di premiazione l’incontro con Massimiliano Canè, giornalista Rai, autore e curatore della popolare trasmissione Techetechetè, al quale è affidato il workshop 70 anni di Rai: Un viaggio attraverso la storia della televisione italiana. I partecipanti potranno imparare a selezionare e acquisire il materiale d’archivio, organizzare e catalogare il repertorio, creare una narrazione avvincente attraverso il montaggio, aggiungere commenti e approfondimenti, curare l’aspetto estetico e la grafica per valorizzare il materiale. Con esempi pratici, Canè guiderà i partecipanti nell’affascinante processo creativo che trasforma le immagini d’archivio in un prodotto televisivo di successo. L’appuntamento è alle 10 al Museo Civico e della Ceramica.

In contemporanea, un altro simpatico laboratorio nella Sala del Palazzo degli Uffici, organizzato da Ecto-1 Italy: i più piccoli avranno infatti l’occasione di imparare a realizzare dei fantastici slime in compagnia degli Acchiappafantasmi.

Ieri, intanto, a incuriosire il pubblico è stato il seminario Dante. La musica dell’inferno. La matematica dell’infinito. L’arte della commedia, a cura di Massimo Squillante, Giacomo Di Tollo e Ludovico Mascia, al Museo Civico e della Ceramica. Un’interessante e originale lettura di Dante multidimensionale, realizzata attraverso specchi autoriflettenti – filmico, concettuale e grafico – ha permesso di esplorare il Sommo Poeta attraverso punti di vista nuovi e incredibilmente intrecciati.

Oltre alla proiezione speciale di Generazione Poker di Gianluca Minigotto, alla presenza dei due protagonisti, Andrea Montovoli e Piero Cardano, sono sbarcati ad Ariano Irpino niente meno che gli Acchiappafantasmi. In occasione del quarantesimo anniversario e in collaborazione con la Ecto-1 Italy, l’Ariano International Film Festival ha deciso di celebrare uno dei film più amati di sempre degli anni Ottanta, Ghostbusters. Durante l’evento, i fan hanno avuto la possibilità di immergersi nell’atmosfera del film e di incontrare da vicino gli impersonator ufficiali, vestiti con gli abiti originali

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