Site icon Corriere dell'Irpinia

Delitto Bembo, domiciliari a Iannuzzi e Sciarrillo: la Procura fa ricorso al Riesame

La Procura di Avellino ha presentato ricorso contro l’ordinanza della Corte di Assise di Avellino, che ha accolto l’attenuazione della misura per i due presunti autori e partecipe dell’omicidio di Roberto Bembo, avvenuto a Capodanno 2023  in un parcheggio di un bar di Mercogliano. A presentare il ricorso  il pm Vincenzo Toscano. L’udienza si svolgerà  davanti alla Decima Sezione del Tribunale del Riesame  il prossimo 7 ottobre.

Estemporaneità della vicenda omicidiaria, colluttazione violenta e contegno nei sei mesi precedenti di sottoposizione agli stessi arresti domiciliari. Questi alcuni degli elementi alla base della decisione dell’ordinanza con cui i magistrati della Corte di Assise di Avellino hanno  accolto la richiesta di attenuazione presentati dagli avvocati – dei due presunti autori del delitto Nico Iannuzzi e Luca Maria Sciarrillo – Gaetano Aufiero e Stefano Vozzella. 

Nell’ordinanza i magistrati della Corte di Assise di Avellino hanno messo in evidenza che “ferma la gravità degli indizi di colpevolezza già a suo tempo rinvenuti a carico degli imputati nell’interesse dei quali è stata avanzata la richiesta di sostituzione, nei contenuti restituiti dall’istruttoria dibattimentale fin qui espletata; ritenuta altresì persistente il tipo di esigenza posta a base della cautela in vigore, quale desumibile dalla gravità stessa del perpetrato delitto, dal numero di colpi inferti alla vittima e dalla pronta disponibilità del coltello con cui esso è stato commesso” si ritiene che “per far fronte a detta esigenza basti ormai effettivamente la sottoposizione dei giudicabili alla misura degli arresti domiciliari”.

I magistrati  della corte di assise del tribunale di Avellino  evidenziavano come entrambi gli imputati, prima del ripristino della cautela oggi in vigore, siano rimasti già sottoposti alla misura degli arresti domiciliari per un periodo di oltre sei mesi, senza affatto incorrere ni alcuna violazione delle relative prescrizioni”.

Exit mobile version