Corriere dell'Irpinia

Disordini allo stadio “Menti” di Vicenza: scarcerato dal gip l’ultras irpino

 Il  tifoso  biancoverde è tornato libero al termine dell’udienza di convalida celebrata stamane davanti al gup del tribunale di Avellino Francesca Spella. Accolte le richieste della difesa del 40enne.

Stefano Cecere, capo ultras irpino difeso di fiducia dagli avvocati Assia Iannaccone e Fabio Tulimiero, è stato coinvolto in una serie di reati durante una partita di calcio allo stadio Menti di Vicenza il 2 giugno 2024.

Il Giudice per le Indagini Preliminari,  Francesca Spella, ha esaminato attentamente le prove presentate, compresi i video acquisiti dalla polizia, per valutare le accuse mosse nei confronti di Cecere. Tra i reati contestati vi erano la tentata rapina, l’istigazione a delinquere e la violazione della legge sugli eventi sportivi.

Dopo un’attenta analisi delle prove, la Gip ha deciso di non convalidare l’arresto di Cecere per i reati di tentata rapina e istigazione a delinquere.  Il magistrato ha sottolineato che, nonostante il comportamento aggressivo di Cecere durante l’evento sportivo, non c’erano prove sufficienti per dimostrare la sua colpevolezza in modo chiaro e inequivocabile. In particolare, la violenza esercitata sembrava essere diretta principalmente contro la bandiera e non verso le persone, rendendo difficile configurare il reato di tentata rapina.

L’unico reato confermato è stato quello relativo alla violazione della legge sugli eventi sportivi. Tuttavia, questo non è stato ritenuto abbastanza grave da giustificare l’arresto o l’applicazione di misure cautelari severe. Di conseguenza, le richieste del Pubblico Ministero di convalida dell’arresto e di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari sono state rigettate.

La Giudice Spella ha rigettato le richieste del Pm avanzate nei confronti di Stefano Cecere di convalida dell’arresto e di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, disponendo l’immediata liberazione dell’uomo.

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