Maria Pallini del M5S ha depositato una proposta di legge che prevede “il divieto di inserire il requisito del voto di laurea nei bandi dei concorsi pubblici”, già nella scorsa legislatura Carlo Sibilia, attuale sottosegretario al ministero dell’Interno aveva provato a introdurre qualcosa di simile. Dopo il clamore mediatico odierno, con un comunicato stampa, la deputata ha dichiarato: “In seguito alla pubblicazione di numerosi articoli giornalistici che hanno creato non poca confusione sul tema, intendo precisare che la proposta di legge di cui sono firmataria ha come obiettivo consentire a tutti i laureati, indipendentemente dal voto di laurea, la possibilità di accedere ai concorsi pubblici. È quindi strumentale fare riferimento a un presunto orientamento del Movimento 5 Stelle a favore dell’abolizione del valore legale del titolo di studio che non è per nulla contemplata nella proposta. Si precisa, inoltre, che nella posizione del Movimento non esiste alcuna intenzione di vanificare la meritocrazia non riconoscendo il valore di un titolo di studio il cui conseguimento richiede molti sacrifici. Per questo motivo, non si esclude e anzi si incoraggia la possibilità di introdurre in ciascun bando concorsuale l’attribuzione di un punteggio a seconda del voto ottenuto che concorra a definire la graduatoria di merito dei concorsi”.
Quotidiano dell’Irpinia, a diffusione regionale. Reg. Trib. di Avellino n.7/12 del 10/9/2012. Iscritto nel Registro Operatori di Comunicazione al n.7671
Corriere srl – Via Annarumma 39/A 83100 Avellino – Cap.Soc. 20.000 € – REA 187346 – PI/CF – Dir. resp. Gianni Festa in attesa dell’autorizzazione del tribunale. Reg. naz. stampa 10218/99