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Dossieraggio, rigettata la richiesta di arresto per l’ex pm Laudati

PERMEABILITA' DEI TERRITORI ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA

Chiesto l’arresto dell’ex pm Antonio Laudati e del tenente della Gdf Pasquale Striano. Ma il Gip dice no. Questo l’esito dell’indagine sui dossieraggi confezionati attraverso accessi non autorizzati alla banca dati della Dia.

Dopo la decisione del gip, la procura ha fatto ricorso al Riesame a metà luglio e l’udienza è stata fissata per il 23 settembre.

Laudati è nato a Forino nel 1954. Il padre Angelo, insegnante, sindaco tra il 1954 e il 1956. Laudati ha studiato al Convitto Nazionale Colletta, ed è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli. Giovanissimo vinse il concorso per l’insegnamento nei convitti nazionali, poi vince anche il concorso per Commissario di Pubblica Sicurezza e in seguito quello in magistratura.

Assegnato a Lecco come primo incarico, poi il ritorno in Irpinia, presso la Procura dell Repubblica di Avellino, negli anni in cui l’ufficio passa da Ferrante a Gagliardi. A Napoli, Laudati è alla Dia, come sostituto procuratore all’antimafia, a fianco del procuratore Grasso. Nel 2007 è Direttore degli Affari Penali del Ministero di Grazia e Giustizia, incarico che fu di Giovanni Falcone. E ancora Procuratore Capo di Bari. Sposato con un magistrato napoletano, Laudati ha tre figli.

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