Corriere dell'Irpinia

“È grazie a noi operai se si discute dell’IIA. Politica locale assente”

Gli operai sono arrabbiati per la mancanza di fiducia e la produzione è ridotta al minimo da lunedì. E’ difficile lavorare in questo clima“. L’atmosfera che si respira all’interno dello stabilimento di Flumeri dell’Industria Italiana Autobus è delle peggiori, l’attesa di conoscere il destino di oltre 400 persone è logorante.

Questa mattina presso il Mimit si riuniranno le sigle sindacali con il ministro Adolfo Urso, verosimilmente per conoscere l’esito della trattativa tra il Gruppo Seri e Leonardo. In ogni caso, si capirà quale sarà la strada che percorrerà l’azienda produttrice di autobus.

Il tavolo, in prima battuta previsto per giovedì, è stato anticipato di un giorno in contemporanea con lo sciopero generale di Grottaminarda. “Mai vista una cosa del genere“, si commenta tra le tute blu, di cui una delegazione si unirà ai colleghi bolognesi che saranno attesi in mattinata dal presidente di Azione Carlo Calenda presso il Senato per poi raggiungere il ministero in via Vittorio Veneto.

Le stiamo provando tutte, abbiamo fatto il tour dell’Irpinia in questo periodo pieno di comizi elettorali. Adesso tutti sanno cosa sta succedendo e cosa potrà accadere. Dalla politica locale abbiamo registrato una grande assenza, se non fosse stato per noi operai sarebbe passato il tutto in un clima di silenzio generale“, commenta un operaio flumerese, che prova a disegnare lo scenario peggiore, quello dell’acquisizione da parte del gruppo gestito da Civitillo:

Non è che non ci piace perché è butto e cattivo, semplicemente perché non è affidabile dal momento che si è sempre occupato di altro. Il governo blocchi la trattativa e conceda più tempo per cercare altri imprenditori, magari più adatti a questo settore“, ma se dovesse andare male, aggiunge, “siamo pronti a ostacolare le campagne elettorali in tutta la provincia come abbiamo fatto nel 2011. Ci sono 400 persone a rischio“.

Sono ore decisive per l’IIA, e la vertenza potrebbe giungere all’ultima curva. Il governo scoprirà le sue carte e chiarirà se la partecipata pubblica diventerà un’azienda a guida privata.

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