Corriere dell'Irpinia

“E’ una sconfitta vincente. A Genovese la mia gratitudine”, Rotondi guarda al ballottaggio

Ad Avellino, mia città natale e di elezione parlamentare, sono andati al ballottaggio il vicesindaco civico uscente Laura Nargi e il candidato del campo largo Antonio Gengaro. Sono due amici nel vero senso della parola, e mi congratulo con loro. Non ce l’ha fatta il candidato civico su cui puntava il centrodestra, il bravissimo giornalista della Rai Rino Genovese.

Ho votato per lui, a scheda aperta, nonostante avesse contro il simbolo di Fdi, e persino lo scudo crociato (i due partiti si sono dissociati dal centrodestra civico preferendo una scelta identitaria). Sono abituato a riconoscere le sconfitte, l’ho sempre fatto, addirittura nel 1996 assunsi su di me la responsabilità della sconfitta del centrodestra, ritirandomi dall’agone elettorale irpino, nel quale sono rientrato nel 2022, dopo ventisei anni”.

Il deputato irpino Gianfranco Rotondi ha commentato così la recente sconfitta al primo turno di Rino Genovese, che aveva incassato il suo appoggio politico. Il parlamentare ha poi proseguito guardando verso la sfida del ballottaggio, dove il giornalista convocherà i suoi candidati e con loro sarà presa la decisione su chi appoggiare:

Faccio questa premessa per dire che non appartengo alla schiera dei politici che dicono di aver vinto anche quando hanno perso. Stavolta però sono soddisfatto del risultato di Rino Genovese, al punto da ritenere che si sia trattato di una vittoria, o quantomeno di quelle che Ciriaco De Mita definiva ‘sconfitte vincenti’.

Rino Genovese ha vinto perché ha totalizzato più del ventitré per cento dei voti espressi, un avellinese su quattro lo ha scelto dopo una campagna elettorale breve e senza mezzi, a fronte di due competitori che avevano alle spalle l’una cinque anni di amministrazione e l’altro trent’anni di potere del centrosinistra. Rino ha raccolto appena tre punti meno del mio risultato delle elezioni politiche in città (ma a differenza mia egli non aveva il traino di cinque partiti con Giorgia Meloni in odore di vittoria).

Il centrodestra avellinese non va al ballottaggio da un paio di decenni, con risultati che faticavano ad arrivare alle due cifre. Rino invece ha conservato tutto il consenso politico della coalizione, e lo ha investito in una prospettiva civica nuova; dunque, a lui va la gratitudine più sincera.

Egli ha già detto che riunirà i suoi centocinquanta candidati, e con loro deciderà come e se orientarsi in questo ballottaggio. La loro decisione ci impegnerà tutti”.

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