Site icon Corriere dell'Irpinia

Emergenza idrica, il sindaco di Mirabella: “La politica sia costruttiva e non speculativa, soprattutto in caso di emergenza”

Nel giorno della crisi più nera dell’emergenza idrica, ieri cioè, anche la cittadina eclanese è stata colpita.
Mirabella Eclano, infatti, è uno dei trenta Comuni, tra Avellino e Benevento, in cui i rubinetti delle case, per due giorni, non hanno gettato un goccio d’acqua.

Il sindaco Giancarlo Ruggiero ha immediatamente contattato la società Alto Calore e successivamente altri amministratori che avevano lo stesso problema, “garantendo loro il mio supporto a qualsiasi iniziativa corale atta a difendere la dignità di un intero territorio”.

Nelle prossime ore, ora incontrerà altri sindaci irpini. “Spero che una strategia di coesione-dice Ruggiero-possa servire ad avviare un’interlocuzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle Infrastrutture e il Dipartimento della Protezione Civile”.

Per il sindaco di Mirabella Eclano, visto che ormai “la rete idrica è collassata da decenni e questo richiede un intervento straordinario che solo un commissario ad acta e con pieni poteri può affrontare, anche attraverso l’intervento del genio militare che, più di una volta, nel nostro Paese, ha operato per risolvere queste gravi problematiche infrastrutturali”.

E sottolinea: “Non abbiamo bisogno di acqua come in altri luoghi dove si vive il problema della siccità ma di una rete nuova e di un monitoraggio digitale dell’intera infrastruttura idrica”. Anche il sindaco eclanese ha ricevuto, in questi giorni, per così dire, attacchi, sui quali preferisce non soffermarsi, ma ci tiene invece a dire, ai suoi concittadini, che” la misura è colma e che il diritto all’acqua, quale bene primario, sarà prioritario per tutta l’Irpinia”. Intanto, è stato sottoscritto un documento, dai sindaci contattati da Ruggiero, già inviato la scorsa settimana alle istituzioni della governance dell’acqua.

Exit mobile version