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Emergenza idrica, la Lega: “Portare la questione a Roma decreta il fallimento della Regione”

“Il sindaco di Ariano Irpino ha chiesto e ottenuto un incontro con il commissario Straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica”. Così il Coordinamento Provinciale Lega Avellino. “Registriamo con favore – si legge nella nota – lo sforzo del sindaco e la sua dichiarazione secondo cui le emergenze e le difficoltà delle persone non hanno colore politico.

In uno spirito costruttivo, tuttavia, non possiamo esimerci dal sollecitare alcuni spunti di riflessione: 1. perché la questione viene portata a Roma quando la competenza in materia idrica è della Regione Campania? (già portarla a Napoli sarebbe stato un modo per “sprovincializzarla”)

2. Perché non si chiede alla Regione quali interventi urgenti ha richiesto al governo nel Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico DI n. 350/2022;

3. Quali iniziative hanno assunto o intendono assumere i sindaci sottoscrittori rispetto alla delibera di giunta regionale n. 399 del 25.7.24 che di fatto avvia la privatizzazione delle reti e prevede che il 50% dei costi per il loro rifacimento sia a carico degli utenti? (Spesa di oltre un miliardo di euro a carico dei cittadini, dopo il danno la beffa).

Pur apprezzando lo sforzo del Sindaco di Ariano Irpino, insomma, la sua iniziativa sembra finalizzata solo a spostare l’attenzione in ordine alle responsabilità senza avere alcuna possibilità di risolvere il problema.

Il viaggio a Roma di Franza, tuttavia, ha un significato innegabile:
anche i sindaci del Pd hanno decretato il fallimento del livello regionale e l’incapacità di risolvere il problema idrico in Irpinia”.

 

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