Emergenza idrica, la proposta dalla Valle Ufita: esposto collettivo

Grottaminarda – Domani mattina a Mirabella e domenica prossima, 21 luglio, a Zungoli: questi i prossimi appuntamenti fissati dal Comitato “Uniamoci per l’acqua”. Con un gazebo, tra i cittadini, per raccogliere le firme continuerà a stare tra la gente e parlare di questa infinita emergenza idrica. Le comunità irpine sono sempre più stanche. Anche ad Ariano qualcosa si muove: in gruppo di cittadini, infatti, si è riunito in assemblea. Dal Tricolle sono intenzionati a presentare un esposto collettivo.

Mentre qualche comune, vedi quello di Bonito, da stamattina nei pressi del piazzale del campo sportivo è in funzione una autocisterna” a disposizione di tutti i cittadini” ogni qualvolta ci sarà la disponibilità. Insomma, qualcosa si comincia a fare. Mentre il problema dell’acqua che, all’imbrunire, non sgorga più dai rubinetti resta. Per adesso, da Grottaminarda, si cerca di coinvolgere gli altri Comuni, mantenendo i contatti con il Comitato “Uniamoci per l’acqua” anche grazie al gruppo creato sui social.

Dalla cittadina ufitana ogni momento è buono per andare avanti a raccogliere le firme per mettere insieme una petizione credibile. E, se continua con questo ritmo, ci riuscirà. Coinvolgendo altre comunità e mandare; quindi, tutto alla Provincia di Avellino, alla Regione Campania, fino ai palazzi romani del governo. Da Grottaminarda al Tricolle, a Mirabella Eclano, fino a Zungoli, come abbiamo scritto, credono in quello che fanno.

Mentre il prossimo 30 luglio, a palazzo Portoghesi della cittadina ufitana ci sarà un consiglio comunale monotematico. Le tubature obsolete sono la causa della dispersione dell’acqua, pari a quasi il 60 per cento del totale. Un’altra estate così sarà difficile da superare e non è che, durante d’inverno, l’Irpinia sia più tranquilla. L’altro ieri i sindaci hanno votato il bilancio dell’Alto Calore. E  forse, hanno perso una occasione: se non fossero andati, sarebbe stata, sicuramente, una forte manifestazione di protesta. 

Giancarlo Vitale: