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Emergenza idrica, prima riunione del Comitato: “La protesta deve partire dal basso”

Grottaminarda – Un fronte comune per affrontare l’emergenza idrica. E’ questo che è venuto fuori dall’incontro di ieri del Comitato “Uniamoci per l’acqua”, presso la sala convegni “Thomas Menino”. Quella di ieri è stata la prima riunione ufficiale, alla quale hanno partecipato cittadini provenienti da diversi altri Comuni, tra i quali Ariano Irpino, Melito e Orneta. Proprio perché, come hanno detto fin dal primo momento della costituzione del Comitato, “la protesta deve partire dal basso”.

Cresce, intanto, il comitato “Uniamoci per l’acqua”, nato per dare voce alle migliaia di cittadini irpini che soffrono da troppo tempo la mancanza di un bene primario: l’acqua potabile. Nella riunione di ieri, quindi, è stato elaborato un piano d’azione che dovrà servire “a scuotere le coscienze”. Qualcosa di “concreto”, insomma, in modo da portare all’attenzione delle istituzioni la gravità della situazione e la necessità di un intervento urgente.

“Il primo passo sarà quello di organizzare giornate di raccolta firme ad Ariano centro e nelle contrade, oltre a quelle già programmate di Zungoli e Villanova, per dare voce al malcontento e alla richiesta di soluzioni concrete”. Poi l’ennesimo appello ai sindaci: “Convochino i consigli comunali”. Le richieste, anche ufficiali, sono state mandate. Poi, sono scesi al piano di sotto, visto che nello stesso palazzo Portoghesi era in corso la riunione dei sindaci del Consorzio “Terre dell’Ufita”.

Una occasione importante, di confronto, per ribadire le proposte del comitato. Una su tutte: la convocazione di consigli comunali straordinari in tutti i paesi dell’Irpinia, con un unico argomento all’ordine del giorno: l’emergenza idrica. “Al termine di ogni consiglio comunale, si dovrà deliberare un documento che riassuma la gravità della situazione e la richiesta di un intervento urgente da parte del governo”.

Elemento essenziale, “un’azione sinergica per arrivare a Roma – continua il Comitato-“. Infatti, il piano del comitato prevede che “tutti i sindaci, insieme ai cittadini si rechino a Roma per presentare al governo le delibere dei consigli comunali e chiedere un impegno concreto per risolvere la crisi idrica in Irpinia. Un’azione forte e unitaria che rappresenta l’unica speranza per ottenere finalmente il diritto all’acqua potabile per tutti i cittadini irpini”. Per dire, queste sono le motivazioni ,che “le reti sono obsolete e mancano le risorse. Il governo deve intervenire”.

“Inconfutabili e chiare: queste sono le ragioni che ci spingono”. E cioè: “Le condutture idriche attuali sono obsolete e inadeguate, causando sprechi d’acqua, disservizi e rischi per la salute pubblica”. Il Comitato sottolinea che “i Comuni, da soli, non hanno le risorse economiche per finanziare gli interventi necessari al risanamento delle reti idriche”.

Per quanto riguarda invece “i fondi necessari sono disponibili a livello centrale, presso il governo”. E termina con un appello ai cittadini: “Uniamoci per un diritto all’acqua. Che è un bene primario e fondamentale per la vita di tutti. Non possiamo più permetterci di vivere in una situazione di precarietà e di emergenza idrica. E’ necessario un intervento immediato e concreto da parte di tutti gli attori in gioco, a partire dai sindaci e dalle istituzioni locali”.  Perché “insieme possiamo fare la differenza e ottenere un futuro migliore per la nostra terra”.

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