Corriere dell'Irpinia

“Fratelli d’Irpinia”, il partito della fiamma si compatta ad Avellino. Tra Sangiuliano e Iannone spunta D’Agostino

La costola campana di Fratelli d’Italia si è ritrovata ad Avellino, tra autocelebrazioni, grandi abbracci e strette di mano. Il partito della fiamma nel weekend che doveva essere concluso dal messaggio streaming della presidente Meloni, annullato all’ultimo momento, ha messo in piedi una kermesse presenziata dai principali esponenti campani.

Da Sergio Rastrelli ad Antonio Iannone, passando per Giulia Cosenza e Gianfranco Rotondi, il tutto condito dalla presenza e l’intervento del ministro alla cultura Gennaro Sangiuliano.

Gli interventi che si sono susseguiti hanno avuto come comun denominatore, più che le aree interne, il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Le regionali sono lontane, ma nel mirino di Fratelli d’Italia c’è già l’ex sindaco di Salerno, anche forti della sfiducia da parte della segretaria dem Elly Schlein.

Da Iannone a Sangiuliano, sul presidente campano dal palco dell’Hotel de la Ville non sono stati fatti prigionieri. Ma il ministro, al momento, glissa su di una possibile – e molto probabile – candidatura allo scranno più ambito di Palazzo Santa Lucia nel 2025.

In chiave strettamente “avellinese” non è passata inosservata la presenza di Livio Petitto, capogruppo di “Moderati e Riformisti” all’interno del consiglio regionale. Nonostante la precisazione, arrivata poche ore dopo la chiusura dei lavori, di una partecipazione da “non iscritto” al partito, la forma è divenuta ormai sostanza e la tessera è solo un dettaglio.

La sorpresa è stata l’arrivo a fine giornata di Angelo Antonio D’Agostino. “Scortato” – e sponsorizzato? – da Gianfranco Rotondi e Sabino Morano ha portato i suoi saluti al ministro e si è intrattenuto con il senatore Iannone.

Probabilmente si discuteva dell’altalenante avvio di campionato dell’Avellino Calcio, o di un avvicinamento a Fratelli d’Italia, visto il ruolo sempre più marginale ricoperto dal sindaco di Montefalcione in Forza Italia.

Tra un applauso e un altro ai numerosi risultati raggiunti nel primo anno di governo – stando a quanto raccontavano i depliant, con tanto di “cruciverba tricolore” -, decantati e sciorinati, la sfida lanciata alla città – in chiave amministrative 2024 – e alla regione è stata forte e chiara.

 

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