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Fruncillo (Fdi) stronca l’Alto Calore: “Usato solo come bacino elettorale, lo dimostrano i 200 milioni di debiti. Il modello virtuoso è Acque del Sud Spa”

AVELLINO – A margine della presentazione dei gazebo informativi che Fratelli d’Italia attiverà nei prossimi tre giorni tra Avellino, Ariano e Montoro, la presidente provinciale del partito, Ines Fruncillo, ha commentato la situazione di emergenza idrica che sta interessando l’intera Irpinia: “Noi come governo e come Fratelli d’Italia abbiamo dal primo gennaio 2024 avviato una società che si chiama ‘Acque del Sud Spa’, che detiene la proprietà delle infrastrutture idriche più strategiche del Mezzogiorno e che si prefigge l’obiettivo di gestire le acque, incanalarle e soprattutto di rafforzare gli invasi che non sono mai stati manutenuti da quando sono stati realizzati, e cioé da quando ci fu la prima attività di infrastrutturazione della Cassa del Mezzogiorno negli anni ’60 e ’70”.

“Da allora in poi – attacca Fruncillo – le nostre classi dirigenti hanno smesso di progettare, ma hanno ritenuto di utilizzare anche gli enti sovracomunali come dei collettori elettorali e l’Alto Calore ne è un esempio emblematico e plastico, nella misura in cui oggi marca 200 milioni di esposizione debitoria. E in tutto questo la Regione Campania ancora una volta non ha compreso perfettamente dove il mondo va, perché mentre nel resto del mondo e mentre anche la Regione Puglia con il governatore Fitto rafforza la posizione dell’Acquedotto Pugliese e ne crea un modello, la Regione Campania fa esattamente l’inverso: sparcellizza. Quindi crea piccole realtà che devono gestire questa problematica, e gestire le infrastrutture che consentono di avere l’acqua in casa. E’ esattamente il contrario di dove il mondo va”.

“Al contrario – continua – Acque del Sud Spa è oggi un modello, e vi invito a leggerne lo Statuto, perché crea le condizioni per le quali ci sia la capacità di interconnessione tra pubblico e privato, cercando di creare le migliori condizioni possibili di convivenza e cercando di mettere a frutto e a sistema le competenze che soprattutto il privato ha e che il pubblico potrebbe avere solo dopo anni e anni di sforzi, anche di progettazione. Acque del Sud Spa è un interlocutore fondamentale perché noi oggi abbiamo su base nazionale una capacità di afflusso delle acque dell’11%, la Regione Campania perde oltre il 70% delle sue risorse, la Puglia solo il 40: e questo è già un indicatore”.

“Noi oggi abbiamo un Alto Calore che è ancora in attesa di avere la validazione, l’omologazione del suo Concordato. Questo significa che non ha ancora l’affidamento della gestione. L’Ente Idrico Campano e l’Ato sono ancora nella fase di interlocuzione. Esistono due grandi problematiche, quella della manutenzione ordinaria e di quella straordinaria: la prima è affidata all’Alto Calore ma quella straordinaria è affidata ai Comuni e alla capacità che hanno di progettare nuove reti o di rafforzare quelle che esistono. Il problema sta tutto qua: sono 40 anni che non esiste un’attività di manutenzione delle nostre infrastrutture e delle nostre reti idriche. E’ inutile che cerchiamo le colpe, lo sappiamo tutti di chi sono, soprattutto in questa provincia”.

“Oggi dobbiamo affrontare il problema e lo dobbiamo fare in maniera sinergica, oltre gli steccati politici, oltre le appartenenze partitiche, cercando anche al nostro interno di calmierare tutte queste sortite che vogliono avere un effetto solo ed esclusivamente elettorale, ma che sostanzialmente non risolvono il problema. A questo proposito raccolgo l’appello di un Comitato che ha sollecitato anche noi come partito a mettere in campo delle iniziative: noi ci siamo, siamo degli interlocutori, vogliamo esserlo. Cerchiamo di cerare le condizioni per le quali il nostro partito, la nostra forza di governo, possa mettere a disposizione di questo territorio tutto quello di cui ha bisogno, in una capacità virtuosa di incidere nei rapporti e di farlo sinergicamente a prescindere dalle appartenenze”.

“Se poi si vuole continuare ad immaginare che gli enti sovracomunali o che queste tematiche debbano essere oggetto di questioni elettorali, produrremo soltanto un disservizio alla cittadinanza e agli irpini: vorrà dire non tenere conto del fatto che esiste un bene che va oltre il bene particolare di un partito, che è il bene comune. Per questo sfidiamo tutti i partiti ad esporre la loro migliore classe dirigente, perché soltanto chi riesce ad alzare il livello del ragionamento ha la capacità di comprendere che oggi dobbiamo fare un salto di qualità. Oggi dobbiamo rivendicare con forza un’interlocuzione con tutti gli attori istituzionali di questa provincia e di questa regione che dimostrino di avere a cuore le sorti del nostro territorio e degli irpini”.

“Noi ci prefiggiamo di essere interlocutori di queste realtà perché noi non abbiamo fatto mai una scelta di convenienza, ma una scelta di giustizia, e l’abbiamo fatto in tutte le forme, anche in queste ultime Amministrative del capoluogo. Non ci manca il coraggio e non ci manca la determinazione, noi siamo convinti che questo modo di stare nelle istituzioni è l’unico modo che veramente premia”

“Faccio appello a tutti gli amministratori di questa provincia. Voi fate parte di una squadra che costruisce il futuro del territorio, ma se avvertite su di voi un peso eccessivo, che non riuscite a sopportare, allora è arrivato il momento di fare un esame di coscienza, perché altrimenti questo territorio non ha speranza. Perché oggi la questione dell’acqua e della siccità va affrontata con serietà, altrimenti sarà un problema che negli anni non farà che peggiorare. Se noi oggi non mettiamo in campo le migliori energie per cercare di portare a casa la programmazione, condanniamo il nostro territorio alla desertificazione”.

   

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