Corriere dell'Irpinia

G7 Clima. Ambiente ed Energia, stop al carbone entro il 2023

Michele Zarrella

Pochi ma buoni dice un vecchio proverbio. Solo che in questo caso non basta. Ma accontentiamoci. Per la prima volta in un consesso internazionale i Paesi del G7 Clima Ambiente ed Energia, riunitisi a Venaria Reale presso Torino, si pongono dei limiti e delle scadenze precisi all’uso del carbone. Il documento finale di 35 pagine, battezzato Carta di Venaria, contiene capitoli sulle emergenze ambientali e di conseguenza climatiche. E la notizia più importante è che diventa ufficiale lo stop al carbone entro il 2035. I Paesi partecipanti si sono impegnati a ridurre l’uso del carbone del 43% entro il 2026 e del 60% entro il 2030 fino a chiudere tutte le centrali a carbone entro il 2035. Il documento inoltre dice che l’approccio della politica “deve essere scientifico” e che “i finanziamenti ai combustibili fossili sono in contraddizione con gli obiettivi climatici”. Cosa che le associazioni ambientaliste denunciano da tempo. È una contraddizione palese: negli accordi internazionali sottoscriviamo misure per ridurre l’inquinamento atmosferico relativo all’anidride carbonica (CO2) e nel contempo nel nostro paese sovvenzioniamo con fondi pubblici le estrazioni fossili che bruciando producono enormi quantità di CO2.

Come dicevamo questo non basta perché bisogna accelerare il cammino verso l’obiettivo “Emissioni zero entro il 2050”, prevedendo l’eliminazione anche delle altre fonti fossili e perché lo devono fare tutti i Paesi del mondo. Ma guardiamo la cosa importante di questo G7, che adesso è ufficiale: l’eliminazione delle centrali a carbone entro il 2035.

 

Exit mobile version