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Gengaro suona la sveglia per gli alleati Pd e M5S: “Bisogna portare avanti il campolargo”

AVELLINO – Controvento suona la campanella: va rinvigorita a rilanciata la missione politica del campolargo. Generoso Picone, Amalio Santoro, Roberto Montefusco e Antonio Gengaro chiamano alle armi gli alleati del centrosinistra, che dopo la prova (persa) delle elezioni amministrative sembrano essere scomparsi. L’appello arriva con una conferenza stampa convocata ieri pomeriggio al Circolo della stampa di Avellino. Il messaggio agli alleati lo ha argomentato e fatto capire Picone, ma lo ha poi esplicato ancora più chiaramente Santoro: “Se vogliamo ancora scommettere sul centrosinistra unito bisogna prendere l’iniziativa politica. Se non lo fa il Movimento Cinque Stelle, che evidentemente ora sta pensando ai suoi problemi interni, e se non lo fa il Pd, che sembra sempre più spesso un partito occasionale, allora ci pensiamo noi. Noi che abbiamo vissuto intensamente la campagna elettorale. E noi che forse abbiamo un’idea molto esigente della politica”. 

Picone ha spiegato la genesi di questa chiamata alle armi: “Questa iniziativa politica compete al gruppo di Controvento (che ha portato in consiglio comunale, oltre ad Antonio Gengaro e Amalio Santoro anche Antonio Bellizzi, presente in platea alla conferenza stampa, ndr.): “La nostra lista ha ottenuto il 10 per cento circa delle preferenze. Un risultato che ci posiziona al secondo posto della coalizione e che legittima il senso del nostro progetto. Siamo stati riconosciuti come un soggetto politico che esprimeva una propria fisionomia autonoma all’interno della coalizione, rappresentando un punto di sintesi di una certa idea di centrosinistra per la città di Avellino. Non voglio utilizzare la definizione campolargo, che non mi è mai piaciuta e continua a non piacermi. Ma era un’idea di centrosinistra che si fondava su un progetto condiviso per la città e su cui registravamo l’adesione di un perimetro politico. Sotto questo aspetto c’è stato un risultato incoraggiante, importante, significativo; che ci ha spinto ad andare avanti. Anche perché è una legittimazione che non è soltanto elettorale, ma anche di tipo politico”.

“L’OPPOSIZIONE ALL’AMMINISTRAZIONE NARGI DEVE ESSERE DURISSIMA”

“E questo ci porta alla fase successiva – ha continuato Picone -: queste premesse significano che in città esiste un soggetto politico composito che continuerà l’azione politica anche dopo il voto, dentro il consiglio comunale e fuori. Continueremo a difendere la legittimazione politica ottenuta. Bisognerà fare i conti con la nostra presenza, come noi faremo i conti con la responsabilità che questa presenza comporta. E questo ci induce ad affrontare con un abbrivio incoraggiante la fase successiva: chiusa la campagna elettorale non si è chiuso l’argomento Comune. Questa è una città che vive una situazione di sospensione in attesa di qualcosa che succederà, se succederà, e nel frattempo a noi compete il ruolo di controllo. Siamo convinti che questa amministrazione non rappresenti alcuna discontinuità rispetto alla precedente. Cambiano gli assessori, cambiano i tecnici, cambiano le parole, ma la maggioranza che si regge ora sul sindaco Nargi ha un continuità che è esattamente dentro il progetto politico amministrativo precedente: con i volti, i comportamenti, le persone, le responsabilità, le azioni e le storie che ognuno si porta appresso. Quindi deve essere un’opposizione dura, esigente, positiva per quanto riguarda gli argomenti che potrebbero essere utili alla vita della città, ma durissima perché noi sappiamo che solo un’opposizione del genere può essere garanzia democratica per la città nel suo complesso. Fuori continueremo a fare politica come soggetto attivo che guarderà anche al dopo: l’idea che abbiamo maturata è di dover andare a ottobre ad un appuntamento seminariale sulle questioni che riguardano la città proiettate in una dimensione che va oltre la cinta catastale avellinese e guarda al territorio irpino e coinvolgendo tutte le forze che si riconoscono in questo tipo del centrosinistra”.

IL NODO DELLE ELEZIONI REGIONALI

“E’ in corso una campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. Si parla di candidature, spazi, introduzione di Italia Viva nel campo del centrosinistra, il modello De Luca… a noi interessa da subito proporre un’altra questione alle altre forze politiche: ‘quale Irpinia si candida alle prossime Regionali? Che tipo di idea di se ha maturato questa provincia all’interno della regione Campania? Esistono argomenti, temi e problemi di cui in questi anni l’Irpinia ha sofferto? Il dramma pandemia ha messo in evidenza alcune debolezze sui temi dei servizi, la sanità, le infrastrutture, le infrastrutture immateriali. Gli argomenti che riguardano un’idea di sviluppo… Queste dovrebbero essere la vera materia di una campagna elettorale. Su questi temi abbiamo intenzione di chiamare a raccolta il popolo del centrosinistra. L’Irpinia se non ora quando potrà dire che cosa vuole essere in Campania?”

MONTEFUSCO (SINISTRA ITALIANA): “GIUNTA FANTASMA”

Roberto Montefusco, segretario provinciale di Sinistra Italiana aderisce pienamente a questa visione e a questa impostazione della battaglia politica: “Essere la seconda forza politica della coalizione ci consegna il dovere di continuare dentro il solco del campolargo, immaginandolo come uno spazio aperto alla contaminazione con le altre forze progressiste. C’è ancora un percorso complesso da fare nella prospettiva delle elezioni regionali e di una serie di battaglie che andranno combattute insieme, come per esempio sull’autonomia differenziata. Noi siamo di fronte ad un’amministrazione comunale bloccata, sulla quale evidentemente pesa come un macigno ancora la vicenda giudiziaria, con i suoi strascichi… ma evidentemente pesa anche l’assetto che la sindaca ha voluto dare, con la scelta un po’ surreale di una giunta a gettone, a chiamata, a tempo, composta da tecnici professionisti che dovrebbero durare qualche mese i quali ci dicono però che hanno bisogno di qualche mese per conoscere la città, viene da chiedersi quando arriverà il momento in cui arriveranno a svolgere la propria missione. E siamo stati messi subito di fronte a vicende abbastanza inquietanti come le dimissioni dell’assessore Calabrese che ci ha spiegato di essere stato costretto alle dimissioni da impegni legati alla propria professione ma è del tutto evidente che lì c’è invece un’opacità che riguarda le condizioni dei conti e delle finanze del Comune di Avellino che evidentemente l’assessore ha incontrato e verificato. Ci troviamo di fronte ad una giunta fantasma, ad una sindaca che prosegue nella politica degli annunci, come per esempio sul Centro Autismo. Si è discusso molto della postura che le politiche di opposizione devono avere rispetto ad una giunta neo insediata: noi non siamo di fronte ad una dialettica ordinaria tra maggioranza e opposizione. La città di Avellino non è in una condizione ordinaria. Questo deve essere segnalato. Ma io penso che il compito dell’opposizione sia quello di accelerare il più possibile l’epilogo e la crisi di questa esperienza amministrativa. Questa postura risponde agli interessi di Avellino. Questa è una città che al di là di qualche apertura che ha fatto recentemente il sindaco al presidente della Provincia, è del tutto incapace di pensare a se stessa, di riconquistare la funzione di capoluogo e quindi c’è bisogno di altri luoghi di ripensamento di Avellino. Siamo convinti che il compito delle forze progressiste sia anche quello di provare a produrre un pensiero lungo. Quindi l’idea di una campagna seminariale con cui la città e la provincia possano riflettere sui propri destini, è condivisibile e da offrire a tutto il centrosinistra”.

GENGARO: “AL COMUNE SITUAZIONE PENOSA PER L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE” – “IL MIO COMPITO E’ TENERE UNITA LA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA” – “IL CASO ALTO CALORE? SANTOLI SI DOVREBBE DIMETTERE PER UNA QUESTIONE DI OPPORTUNITA'”

Le conclusioni sono state affidate ad Antonio Gengaro: “Ogni componente della nostra alleanza ha una propria sensibilità politica. Io ho il dovere di tenere in piedi lo spirito dell’alleanza e di coltivare soprattutto il profilo programmatico che ci ha uniti attorno alle questioni del futuro di Avellino. In questa chiave credo che dobbiamo fare di tutto per tenere il confronto tra di noi vivo e quindi mi farò carico, insieme alla lista che porta il mio nome, ma spero insieme a tutti gli altri, di organizzare a breve un’iniziativa seminariale, come si faceva una volta nei grandi partiti, in cui tutti insieme possiamo ritrovarci a discutere di politica e delle questioni di Avellino… Sarebbe stato per noi più facile tenere tutti insieme se avessimo governato. All’opposizione invece tendono ad emergere le singole sensibilità. Cercherò comunque di tenere tutti insieme sulla linea del programma e dell’alleanza che ci siamo dati, però noi siamo il campolargo, il centro progressista, e con questa coalizione si va avanti finché la penseremo alla stessa maniera. Ci compete un’opposizione seria, rigorosa, fatta anche di contrapposizioni. Non sono uomo adatto ad inciuci. La sindaca ha vinto grazie all’alleanza con il centrodestra, fatta in base a promesse che, con la giunta dei tecnici, non sonostate mantenute. Quelli del centrodestra sono in attesa che queste promesse vengano mantenute. Io non avrei mai potuto avallare con il mio voto una vicenda del genere. A parte poi che c’è la possibilità che alcuni di quelli che sono nella maggioranza in consiglio comunale, non me lo auguro, siano raggiunti da provvedimenti giudiziari. Alcuni di noi non hanno inteso legittimare consiglieri comunali che non sono stati ritenuti degni di poter fare gli assessori proprio in virtù del fatto che ci sia il sospetto che possano essere raggiunti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria”. 

“Non è facile per l’amministrazione comunale andare avanti in una situazione di continua attenzione da parte della magistratura. Nessuna amministrazione avrebbe la serenità di andare avanti se ogni giorno sequestrano atti, se ogni tanto arriva qualche avviso di garanzia, se si avvia l’approfondimento sulle questioni del Ferragosto truccato… L’allievo di D’Agostino è stato investito dell’ennesimo avviso di garanzia, legato all’ex squadra di Festa…  E’ una situazione penosa”. “Lunedì presenteremo una mozione per chiedere la concessione in uso gratuito del Centro Autismo all’Asl”. 

Sull’Alto Calore: “Santoli per motivi di opportunità dovrebbe dimettersi. Tutti gli amministratori dell’Alto Calore sotto inchiesta ora sono fuori. Ed è comunque una questione sulla quale si dovrebbero pronunciare altri ambiti del mio partito. Io quando ci sono state vicende giudiziarie che hanno riguardato il mio partito sono stato sempre in prima linea”. 

 

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