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Giovanni Bove: “M5S vero cambiamento”

«Chi oggi grida alla vittoria lo fa perché non ha altri argomenti per giustificare la propria pochezza di pensiero politico. A mio modestissimo avviso queste elezioni non decretano un vincitore, ma due perdenti ». Così in una nota Giovanni Bove di Avellino città ideale. «Non vince nessuno perché – spiega Bove – in fine dei conti con l’elezione di un sindaco che ha solo 5 consiglieri ed è costretto, per sopravvivere, in primis a doversi esprimere senza supporti, nonchè a barattare l’idea di cambiamento con il più becero mercato delle prebende politiche e scambio di poltrone c’è poco da stare felici. Perde, dunque, in primis l’idea di rinnovamento dei grillini e lo stesso Ciampi; perchè non ha avuto il coraggio di dire io mi dimetto per ritornare al voto e provare a capire se il voto della città è stato un voto contro un sistema che ha fatto molti errori o a favore di una vera idea di rinnovamento. Se la città di Avellino avesse voluto veramente il rinnovamento antisistema – aggiunge avrebbe votato Ciampi sin dal primo turno, assegnandogli anche la maggioranza dei consiglieri; così non è stato evidentemente perché la lista dei grillini non è stata ritenuta all’altezza del governo della città e dunque Avellino ha scelto in modo bizzarro la via della ingovernabilità, o meglio sembra aver scelto comunque la strada dell’inciucio politico e della porcheria consiliare. Perde altresì non il centro sinistra, ma il Partito democratico che in questi anni ha dato prova di non saper amministrare e di essere più un coacervo di lotte intestine che un contenitore di pensiero politico. Persino in campagna elettorale, anziché dare insindacabile appoggio all’idea di rinnovamento incarnata da Nello Pizza, i nostri eroi di Via Tagliamento si sono prodotti nel protrarsi in Tribunale dello scontro su un congresso farlocco. Non ci interessa dire che per anni abbiamo urlato e previsto lo sfacelo di questi giorni, ma la città deve sapere che dalle urne è uscita comunque intatta la necessità di percorrere la strada del rinnovamento vero del centro sinistra».

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