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Giunta Nargi, avanti con i tecnici: i festiani non sono convinti mentre gli alleati chiedono chiarezza sul metodo

In attesa del consiglio comunale di lunedì mattina, in prima convocazione, la neo sindaca Laura Nargi è al lavoro per la formazione della giunta tecnica. Si dice che miri alto: pare che siano stati interpellati docenti universitari di fama.

Alcuni professori hanno preso tempo. Si tratta evidentemente di una decisione non facile: la scelta di accettare l’incarico va ben ponderata. Per alcune ragioni: anzitutto sulla consiliatura Nargi pende la spada di Damocle dell’inchiesta giudiziaria. La Procura potrebbe non intervenire, ma comunque amministrare richiederebbe una attenzione particolare, uno sforzo di trasparenza ed efficienza per segnare una svolta formale e sostanziale rispetto al passato.

Ci sarebbe bisogno di un lavoro di mediazione politica per favorire un confronto ravvicinato, serio e leale con l’opposizione e con la maggioranza, che sarebbe esclusa dalla giunta tranne che per la presenza magari di un vice sindaco.
E ancora il confronto quotidiano e diretto andrebbe fatto con i cittadini. Insomma l’amministrazione Nargi dovrebbe dimostrare una qualità di lavoro pregevolissima.
Un tecnico rinomato dovrebbe essere veramente convinto e motivato che valga la pena spendere il suo nome, tempo ed energie per risollevare le sorti della città in cambio di una indennità che per un professionista affermato non è irrinunciabile. Ci vorrebbero persone animate da spirito di servizio, da amore per Avellino, che vogliano mettersi in gioco senza guardare troppo al tornaconto economico.

Resta da capire la solidità politica di una giunta tecnica che potrebbe non avere il pieno sostegno della maggioranza, in pratica dei festiani. O meglio, l’accordo sarebbe a tempo determinato. Di contro, gli assessori tecnici potrebbero non sentirsi totalmente autonomi. Si registrano malumori, qualcuno osserva: se con la giunta neutra, di esperti, si vuol dare un segnale di discontinuità, allora perché piazzare nel ruolo di vice sindaco un ex assessore? Non sarebbe forse meglio indicare per questo incarico un consigliere comunale che nell’esecutivo non c’è mai stato? Comunque qualcosa ai festiani si deve concedere.

Intanto gli alleati chiedono chiarezza sul metodo. E’ quanto emerso dall’incontro che c’è stato questo pomeriggio tra i riferimenti del Patto civico. Presenti il consigliere regionale Livio Petitto, capogruppo di Moderati e Riformisti a Palazzo Santa Lucia, Angelo D’Agostino, coordinatore provinciale di Forza Italia, Rino Genovese, ex candidato sindaco e gli altri tre consiglieri comunali: Geppino Giacobbe e Sergio Trezza di Moderati e Riformisti, e Gerardo Melillo di Forza Avellino.

Si vedrà domani quando è in programma un incontro di maggioranza.

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