Corriere dell'Irpinia

Gli appunti di Regeni: “Venditori ambulanti costretti a fuggire dalla polizia”

Perché Giulio Regeni faceva così paura ai servizi segreti egiziani? Forse una risposta è scritta nei suoi appunti, per esempio quelli letti stamattina nell’aula di tribunale dove si sta tenendo il processo per il suo omicidio, presso la corte d’Assise di Roma. Alla sbarra 4 agenti dei servizi segreti egiziani. “I venditori ambulanti sono costretti a scappare dalla polizia, anche 10 volte al giorno”: questo passo, per esempio, è stato letto durante la deposizione del colonnello del Ros Eugenio Panebianco.

Regeni, ricercatore universitario originario di Trieste, si era recato in Egitto per svolgere uno studio sulle proteste che in quei giorni (siamo nel gennaio del 2016) vedevano protagonisti proprio i venditori ambulanti locali. Il quaderno di appunti portato oggi in Aula lo aveva scritto in inglese. Ecco un altro passo: “Ho incontrato un venditore ambulante che è stato gentile e mi ha offerto del thé… I venditori vorrebbero dare un contributo alla società egiziana e vorrebbero essere riconosciuti per pagare le tasse”.

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