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Grottaminarda, fermati dalla Gdf con 20 kg di cocaina sull’A16: i due corrieri fanno scena muta davanti al gip

Hanno scelto di non rispondere alle domande del Gip del Tribunale di Benevento i due “corrieri” della droga, blccati sulla A16, dagli agenti delle fiamme gialle di Ariano Irpino. I due originari di Giugliano, sono accusati di detenzione di droga ai fini dello spaccio dopo essere stati sottoposti alla perquisizione e sono stati ritrovati con venti chili di cocaina.  I due assistiti dai difensori di fiducia, gli avvocati Loredana Fedele ed Enrico Frullo, davanti al Gip Loredana Camerlengo si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Nei loro confronti il pm Del Gaudio ha chiesto l’applicazione della misura cautelare in carcere. Si attende la decisione del Gip.

Durante un servizio predisposto lungo l’autostrada A16, direzione Napoli, i militari della Compagnia di Ariano Irpino, diretti dal Capitano Annalisa DI Blasi, hanno individuato e sottoposto a ispezione, in una piazzola di sosta nei pressi dell’uscita autostradale di Grottaminarda, due autovetture condotte da due uomini originari del napoletano, che denotavano un eccessivo stato d’ansia e di agitazione, alla vista dei finanzieri. I due soggetti – che dall’immediata interrogazione alla banca dati risultavano avere precedenti penali – sono stati condotti presso gli uffici del Reparto dove, all’esito di una accurata perquisizione dei veicoli, sono stati rinvenuti in uno degli abitacoli 9 panetti di cocaina, per un peso complessivo di 10,055 Kg, e nell’altro 9 panetti di cocaina, per un peso complessivo di 9,795 Kg, abilmente occultati in vani ricavati.

I corrieri, origini dell’area di Giugliano, colti in flagranza di reato, sono stati tratti in arresto per traffico di sostanze stupefacenti e associati alla Casa Circondariale di Ariano Irpino. La droga, qualora immessa sul mercato clandestino, avrebbe fruttato alle organizzazioni criminali campane un ingente illecito profitto.

Due milioni di euro il valore della cocaina intercettata lungo la A16 e destinata a rifornire le piazze di spaccio dell’area nord di Napoli. Questa è una delle ipotesi al vaglio dei militari delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Avellino dopo il maxi sequestro di venti chili di cocaina. Una quantità ingente per cui la più probabile ipotesi è legata alla camorra o almeno ad una organizzazione criminale in grado di gestire traffici di sostanze stupefacennti di considerevole valore economico. Le indagini per ora sono condotte dalla Procura della Repubblica di Benevento, ma sulla vicenda probabilmente potrebbe essere informata la procura distrettuale Antimafia.

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