Corriere dell'Irpinia

Grottolella, studenti e Comune in campo contro la violenza di genere. Il sindaco Spiniello: ciascuno faccia la sua parte, non possiamo rassegnarci a questa mattanza

“Non possiamo arrenderci, ciascuno deve continuare a fare la propria parte per contrastare la violenza di genere, convinti che la società possa cambiare. Le istituzioni sono chiamate a sostenere le famiglie nella sfida dell’educazione”. Lo sottolinea il sindaco Antonio Spiniello nel corso del confronto “Frida. Dal dolore al colore”, tenutosi questa mattina presso la sala consiliare, promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Ic Caruso, guidato dalla dirigente Maria Pia Farese, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. I colori dell’arte, la forza delle parole diventano così strumento per contrastare ogni forma di violenza ed educare al rispetto dell’altro. Lo ribadisce la dirigente scolastica Maria Pia Farese nel suo intervento “Si finisce con il demandare alla scuola la soluzione delle grandi emergenze che viviamo. Ma si tratta di sfide che da sempre portiamo avanti come quella dell’educazione all’affettività, al rispetto dell’altro, contro ogni forma di violenza. Il ruolo dei docenti è importantissimo perchè rappresentano per i ragazzi l’adulto di riferimento dopo i genitori e possono offrire loro un esempio di quei principi che cerchiamo di trasmettere loro”. Spiega come “troppo spesso confronti, parole, mobilitazioni finiscono per restare fini a sè stesse o alimentare dibattiti sterili sulla violenza di genere, sollevando anche il rischio dell’emulazione. Si finisce anche con lo speculare su notizie del genere solo per conquistare click. Noi portiamo avanti il patto di corresponsabilità che è al centro della missione della scuola, cercando di formare cittadini consapevoli. Ecco perchè chiedo ai docenti di far entrare con forza l’attualità nelle proprie lezioni”. E mette in guardia gli studenti dai pericoli dei social “Senza il sostegno di un adulto diventa difficilissimo orientarsi in quest’universo in cui non sapete mai chi c’è dall’altra parte del computer”. E’ la consigliera delegata alle pari opportunità Marianna Morante a spiegare come “In un momento in cui si parla di istituzionalizzare la sfida dell’educazione all’affettività la scuola testimonia con forza di essere presente, cercando di abbattere con un percorso affidato a parole e immagini stereotipi legati all’universo femminile, attraverso una diversa narrazione delle donne. E’ così che il dolore delle donne, simboleggiato da un figura come quella di Frida, può trasformarsi in colore”

Il sindaco Spiniello ricorda le molteplici forme di violenza di cui sono vittime le donne, da quella psicologica a quella economica fino a quella fisica “Troppe le donne che anche sui luoghi di lavoro continuano ad essere vittime di abusi o ricatti. Le 107 morti ci ricordano che si può parlare di una vera piaga sociale. Come comune abbiamo voluto organizzare questo momento di riflessione con i piccoli e scoprire un targa accanto alla panchina rossa per lanciare un segnale forte alla comunità contro ogni forma di violenza. Non possiamo arrenderci e rassegnarci, dobbiamo portare avanti la nostra battaglia, continuare a parlare del problema, cercando di sostenere le femiglie nel loro compito educativo.

Sono stati, poi, gli studenti della scuola primaria e secondaria a raccontare la battaglia delle donne per l’emancipazione, quindi spazio al reading di Vernicefresca Teatro con Nicola Mariconda che ha ricordato il coraggio di paladini per i diritti dell’infanzia come Malala e Iqbal. A caratterizzare la mostra le opere di Celeste Napolitano, Generoso Vella, Raffaella De Stefano, Icaro e Fiorenzo Pietrillo accompagnati dai disegni degli alunni. E’ Icaro a spiegare come “la creatività diventa strumenti per esprimersi e dare corpo alle emozioni. Prendete un pennello, cominciate a dipingere e vi divertirete più che restando davanti al compiuter. E’ l’arte l’unica vera risposta alla violenza”

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