Corriere dell'Irpinia

I Battenti del Carmelo a Monteforte, il rito tra fede e tradizione

Partiranno, secondo la tradizione, da Avellino la mattina del 16 luglio per raggiungere località Portella a Monteforte. Sono i battenti, fedeli devoti alla Madonna del Carmelo, che sfileranno ancora una volta a piedi scalzi, con maglietta e pantaloni bianchi e fascia rossa in vita, con un ultimo tratto da percorrere in ginocchio, omaggio alla Vergine. Un rito che comincia alle 5.45 del mattino con la celebrazione della Santa Messa alla chiesa del Carmine in località Portella, quindi la partenza per Avellino con un servizio navetta per chi non ha la possibilità di raggiungere il luogo di partenza con la propria auto. Alle 8 il raduno dei partecipanti a Via Molinelle per poi marciare verso Monteforte, dove alle 11 è prevista la celebrazione. “I Battenti di Monteforte – scrive Armando Montefusco -possono vantare un passato secolare, un primato indiscusso, attestato da un documento conservato presso l’archivio Segreto Vaticano. L’interessante notizia è contenuta in una relazione, fatta dal Vescovo di Venosa in occasione di una visita Apostolica eseguita nel settembre de 1630. ….Verso le ore 8,30 il “capo battente” al suono della trombetta, da l’ordine di marcia. Precede la comitiva un giovane con un vessillo recante impressa l’icona della Madonna del Carmine. In doppia fila si svolge la lunga teoria di fedeli: avanti i più giovani, dietro le donne e via via i più adulti. A vari intervalli, i veterani, al centro della strada regolano l’andatura. Giunti in prossimità di Alvanella, i fuochi pirotecnici interrompono per pochi minuti la marcia; i battenti si inginocchiano in raccoglimento. Al suono della trombetta, riprendono il cammino nella consueta andatura. Giunti all’inizio del paese, le mamme e le spose porgono loro dei fiori: è l’omaggio alla Madonna.
A questo punto è consentito aggregare alla comitiva i più piccoli. Dopo aver percorso via Loffredo e Corso V. Emanuele, si procede verso la Portella dove è situata la chiesa della Madonna del Carmine. Nei pressi della chiesa, i fedeli percorrono in ginocchio alcuni metri, fino alla statua della Madonna, dove con l’offerta dei fiori e il bacio del manto, si conclude il rituale”. Sono in tanti ad affidare le loro preghiere e i mazzi di fiori da consegnare alla Vergine.

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