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“I sindaci li decidono i cittadini e non la magistratura”. Sgarbi ad Avellino per le europee irrompe sulle amministrative

“Le persone che incontro in campagna elettorale hanno il desiderio di vedere rappresentata la loro identità, che è molto forte ma spesso mortificata”. Così Vittorio Sgarbi questa mattina ad Avellino per promuovere la sua candidatura alle Europee con la lista di Fratelli d’Italia. L’ex ministro è accolto in Piazza Libertà dal deputato Gianfranco Rotondi, dal candidato sindaco di Patto Civico per Avellino, Rino Genovese, da Giovanni D’Ercole, esponente storico della Destra irpina.

“Non c’è alcun dubbio che l’Italia e in particolare il Meridione oggi non sono al centro dell’Europa. Come se Pompei, Paestum e i bronzi di Riace non fossero importanti”, dice Sbargi. “Questa terra ha espresso grandi civiltà – ricorda -, e se è vero che Roma è un centro del mondo, anche per ragioni religiose, è anche vero che la civiltà antica, la Magna Grecia è uno degli elementi strutturali perché esista l’Europa. Occorre – propone Sgarbi – immaginare che l’Unesco – e c’è bisogno che il parlamento europeo lo proponga – faccia diventare patrimonio dell’umanità la Magna Grecia.

La ricetta dello sviluppo è la valorizzazione dei luoghi. “Si è verificato quando l’epicentro della cultura è stato Matera, invece di Venezia, Berlino o Torino. Oggi i sassi sono preziosi. Investendo su una cosa così semplice, che è Creazione di Dio, – sostiene Sgarbi – si riesce a far arrivare persone in un territorio. Vuol dire che c’è stata una rivoluzione”.

Che può esserci anche in Irpinia: “I santuari, i centri religiosi, sono la storia della città di Avellino. L’idea di regalare danari, la concezione politica per cui il meridione ha bisogno di assistenza non ha ragione d’essere. Il Sud si può riscattare con la dignità ed l’orgoglio”. Serve competenza.

Parla poi dell’inchiesta della magistratura che vede imputato l’ex sindaco Gianluca Festa: “Si è dovuto dimettere, però occorre capire che cosa ha fatto, forse niente di criminale. Intanto la magistratura ha condizionato la politica. Significa minacciare la democrazia. Avellino è il test di un luogo dove la politica deve riparare non ad un danno della politica precedente ma ad una azione della magistratura. Questa inchiesta giudiziaria va trattata con attenzione: non conosco le carte che hanno in mano i magistrati ma è bizzarro che una città vada improvvisamente a votare perché un sospetto è diventato verità”.

Sgarbi assicura che la classe dirigente che ha espresso l’Irpinia è tra le migliori di sempre e ha governato l’Italia per decenni, con personalità formidabili come De Mita, Gargani, Rotondi, Mancino e Zecchino. Un grande imprenditore, Giovanni Agnelli, definì una volta De Mita un intellettuale della Magna Grecia. Avere uomini così significa una opportunità. La testa intelligente della politica devono essere i cittadini che al momento di votare devono scegliere la cultura”.

E sulla premier Giorgia Meloni: “Fratelli d’Italia non è solo un partito di Destra, ma un campo largo, però diverso da quello dei disperati del Pd. Cosa ha fatto Conte? Ha svenduto l’Italia. Gubitosa se ne stia tranquillo tra le sue vigne”.

Chiosa infine sulle amministrative: “Genovese e Iandoli sono il volto nuovo, non è che quello che c’era prima fosse vecchio, ma è stato sfregiato. I sindaci si avvicendano perché lo decidono i cittadini e non la magistratura”.

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