Corriere dell'Irpinia

IIA, dal pacchetto azionario uscirà anche l’azienda turca. I Civitillo risaneranno i conti o arriveranno i cinesi?

Sarà una estate calda, da queste parti. Adesso che tutto è stato definito, con il passaggio di consegne tra Leonardo, Invitalia e il gruppo Seri Industrial dei fratelli casertani Civitillo, dopo l’ interrogazione parlamentare del Partito democratico e la risposta del ministro del Mimit, Adolfo Urso, non è che la questione di Industria Italiana Autobus sia finita qui.

Perché, proprio a Bologna, sede della ex Bredamenarini, dove ci sono 159 tute blu targate IIA, da inizio settimana c’è lo stato di mobilitazione degli operai. Infatti si sono ancora riuniti in assemblea.
E, sempre tra ieri e oggi, in valle Ufita, i 370 lavoratori dell’unico stabilimento italiano in cui si fabbricano gli autobus per il trasporto pubblico locale, faranno lo stesso. La decisione del governo è presa.

Ma, ad alcune domande, non sono state date risposte esaurienti: i sindacati, ma anche le tute blu di valle Ufita, infatti insistono: in base a cosa Seri Industrial è stata preferita, ad esempio, a Sira, (sembra un gioco di parole), definito supergruppo, formato da Gruppioni, Stirpe, Benedetto e Marchesini, quest’ultimo vice presidente di Confindustria come il presidente del Frosinone calcio?

Tra l’altro, al Ministero delle Imprese e del made in Italy, sono giunte ben trentadue manifestazioni di interesse probabilmente direttamente finito nel cestino.

O lasciate in qualche cassetto. Ma, come dicevamo, saranno quarantotto ore di mobilitazione. In Emilia Romagna e qui in valle Ufita. E tanto per restare in tema, oltre ai 200 milioni di euro di investimenti persi dell’ultima gestione, adesso ad IIA se ne perdono 7 milioni al mese. Un risanamento che, per il momento, sembra un traguardo sicuramente ancora lontano.

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