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IIA, Zaolino: “I cinesi saranno i benvenuti a patto che facciano investimenti aggiuntivi”

Valle Ufita – Tra Cassino e Grugliasco, la DongFeng Motors sembra preferire invece lo stabilimento di Valle Ufita. Il colosso di Stato cinese che è interessato a mettere le mani sul mercato italiano, infatti, mira a diventare il secondo produttore di auto elettriche, dopo Stellantis, in Italia. Ed è, seriamente, intenzionato a rilevare Industria Italiana Autobus. Gli imprenditori arrivati dall’Asia si sono incontrati con i vertici del Mimit, così come hanno fatto le segreterie nazionali dei sindacati.

Ma che avrebbero trovato in posto nella governance di IIA si sapeva. E si era intuito. La Seri Industrial non ha la forza per reggere, da sola, questa situazione? DongFeng è lì apposta. Perché, per i sindacati, questa è una operazione, per così dire, di supporto. Lo chiediamo al segretario provinciale della Fismic, Giuseppe Zaolino.
Quella dei cinesi in valle Ufita è una novità. Sebbene, dell’arrivo di grandi multinazionali dagli occhi a mandorla, se ne parli ad ogni crisi di IIA: “Sicuramente deve essere approfondita e valutata. Se, effettivamente, dovessero scegliere Flumeri come uno dei siti per questo tipo di investimenti, per noi, è importante. Perché segna una vera e propria svolta. Il colosso della DongFeng darebbe capace in sinergia di dare finalmente una svolta produttiva una azienda che, in questi anni, ha fatto molte chiacchiere e pochi autobus e ha prodotto molti debiti. E se i soci pubblici non avessero ricapitalizzato, i libri contabili sarebbero in tribunale”.

Adesso andrete a Roma, ad inizio del prossimo mese, per valutare il piano industriale dei nuovi proprietari, i Civitillo.
“Il prossimo tre settembre, alle ore 15, la Fismic sarà lì senza condizionamenti. Per dare un giudizio complessivo. Se l’idea dei cinesi in Italia, spinti anche dalle politiche del governo, serve per fare concorrenza, ci sembra buona. DongFeng è brava con le auto elettriche, mentre nei capannoni attuali potrà costruire gli autobus. In valle Ufita ci sono 60″ mila metri quadrati di terreno edificabili”.

Cosa significa avere i cinesi in IIA?
“Saranno i benvenuti solo se daranno investimenti aggiuntivi. Perché portano tecnologia, know how, organizzazione produttiva, finora mancata”.

Lei ha detto che, l’ingresso dei Civitillo, rappresentava il primo tempo di una partita.
“Seri Industrial è il primo tempo di una situazione di rilancio che dovrebbe passare attraverso una fase successiva, in collaborazione con i cinesi. Con un piano industriale incastonato. Un primo passo; la privatizzazione, per chiudere l’emorragia, 200 milioni di debiti dei vecchi soci. Insomma è tutta una scommessa. Se ne sono fatte rante; negli anni, e le abbiamo perse tutte. Vediamo come va stavolta e daremo un giudizio”.

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