Corriere dell'Irpinia

IIA, arrivano i cinesi della Ccig di Pechino: rimandato l’incontro al Mimit

Non sono molto rassicuranti le ultime  novità che riguardano Industria Italiana Autobus. Non ci sarebbero solo Seri Industrial – che, tra l’altro, ha rinviato il proprio appuntamento di domani al Mimit – ed il supergruppo formato da Gruppioni, Stirpe, Marchesini e Benedetto.

Si sono aggiunti anche i cinesi. La nuova cordata che arriva dall’Oriente è quella straniera: il gruppo Ccig di Pechino. Così scrive il”Corriere di Bologna”, in un articolo a firma di Alessandra Testa.

Per una vertenza che, a questo punto, è sempre più di difficile soluzione. Come anticipato, i Civitillo brothers hanno chiesto il rinvio, a data da destinarsi, del meeting previsto per domani nella Capitale.

Forse perché avevano avuto sentore di questo interesse dagli occhi a mandorla. Nonostante il gruppo casertano fosse stato il primo a presentare una manifestazione di interesse vincolante che le tute blu e i sindacati hanno sempre respinto viste le precedenti esperienze, due fallimenti alle spalle, dei Civitillo in terra irpina.

Mentre andavano avanti gli scioperi, quello generale a Grottaminarda, dibattiti, consigli comunale aperti, il titolare del Mimit, Adolfo Urso, ha incontrato a Palazzo Piacentini Gu Yifeng, amministratore delegato del gruppo cinese Ccig, attivo nel settore della mobilità green. Al centro del confronto ci sono state le opportunità di investimento dell’azienda in Italia e gli strumenti statali per supportare le operazioni estere. Resta da capire, però, se il colosso cinese sarà protagonista di una terza manifestazione di interesse a sé stante o di una partnership con una delle due realtà che si stanno già contendendo le quote di azionariato di Leonardo, oggi socio di IIA al 27%.

Ma potrebbe trattarsi anche di una mera operazione immobiliare nell’area della Valle Ufita. Visti gli interessi sui terreni adiacenti l’area dello stabilimento. A confermare la pista cinese è anche l’assessore allo Sviluppo economico dell’Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, che insiste: “Sarebbe un delitto economico perdere l’unica azienda di bus che abbiamo”.

In attesa di capire quale sarà la prossima puntata della telenovela, indiscrezioni raccontano di una trasferta proprio in Cina dell’imprenditore Gruppioni, che dallo scorso anno è proprietario di Sitcar, leader nella costruzione di minibus, scuolabus e veicoli speciali.

Intanto i lavoratori son sempre pronti a difendere una produzione strategica per la transizione ecologica. Ieri mattina hanno aderito a un nuovo sciopero davanti al sito di via San Donato, ex Bredamenarini. Un centinaio di operai si sono confrontati in assemblea con gli studenti dei Fridays for future e i ricercatori della campagna italiana per i Climate jobs.

C’erano Fiom, Fim e Uilm che hanno ribadito la richiesta di mantenere una partecipazione dello Stato attraverso Invitalia. “IIA non deve diventare l’ennesima vittima della speculazione, ma il pilastro del futuro della mobilità pubblica”, sottolinea il responsabile automotive Fiom, Mario Garagnani.

“Noi appoggeremo solo un gruppo che si faccia carico di rilanciare il sito di Bologna. Tutela del lavoro e dell’ambiente devono marciare assieme”, aggiunge il segretario Fim Emilio Vincenzi. “Servono imprenditori seri. Altrimenti si rischia davvero di assistere a un nuovo fallimento industriale”, chiosa il sindacalista Uilm Roberto Ferrari. Al fianco degli operai anche M5s ed Europa Verde. “Li supporteremo finché la vertenza non verrà risolta”, assicura Silvia Piccinini, capogruppo in Regione: “IIA ha seicento commesse in pancia, va difesa”, sostiene la capogruppo di Europa Verde, Silvia Zamboni.

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