Corriere dell'Irpinia

Il caso Centro per l’autismo approda a Striscia la Notizia. Il rettore Unisa: nessun accordo col Comune

Approda a Striscia il caso del Centro Autismo. E’ Luca Abete a raccontare le sorti di quello che sarebbe dovuto diventare un centro specialistico per persone con il disturbo dello spettro autistico, soprattutto bambini. Una struttura dalla storia travagliata, iniziata nel 2001 con un bando regionale per l’utilizzo di fondi europei a cui ha partecipato il Comune. Due anni dopo la Regione Campania ha stanziato circa 3 milioni e mezzo di euro per realizzare il centro.  Un’idea che doveva  essere rivoluzionaria con percorsi riabilitativi immersi nella natura. Prima pietra posata l’11 giugno 2007. Peccato che il centro non sia mai stato aperto. A ricostruire la storia del Centro Michelangelo Varrecchia del Tribunale diritti del cittadino: “E’ una storia che va avanti da sedici anni segnata da non pochi paradossi. Basti pensare che il Consiglio comunale ha investito circa ottantamila euro per manopole vicino ai termosifoni, ma non ci possono essere radiatori in una struttura come questa perchè sono pericolosi per i ragazzi. La spesa totale è stata di cinque milioni di euro, su un terreno che non è di proprietà del Comune con tutte le difficoltà che pone la questione”. il proprietario, ricorda Striscia, si è trasferito negli Usa da venti anni ma il suo avvocato fa sapere che i ritardi non sono ascrivibili al proprietario. Ribadisce come ci sia stato il provvedimento dell’acquisizione sanante ma il proprietario ritenga che la somma deliberata dal Comune sia incongrua. Nei mesi scorsi a far pensare ad una svolta erano state le dichiarazioni del sindaco Festa che annunciava l’affidamento della gestione del Centro per l’autismo a Unisa e la realizzazione di un Polo di ricerca ma il rettore, che pure era presente a quell’incontro smentisce, sottolineando come l’Università di Salerno non sarebbe mai stata coinvolta.

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