Corriere dell'Irpinia

Il commissario D’Attilio: “Su cantieri e bilancio pende ancora la Corte dei Conti”

AVELLINO – L’ombra della Corte dei Conti su bilancio e cantieri. Sono queste le prime due grane che si troverà tra le mani la neo proclamata sindaca di Avellino Laura Nargi. Lo dice il commissario straordinario Paolo D’Attilio, raggiunto dai giornalisti proprio mentre al piano terra del Municipio si stava per celebrare la proclamazione degli eletti del nuovo consiglio comunale. In particolare ai microfoni di Irpinia Tv ha dichiarato che il Piano di rientro che la passata amministrazione Festa ha presentato, non ha ancora ricevuto il nulla osta finale: è vero che il Ministero ha stanziato i 16 milioni del Patto col Governo, ma bisogna ancora attendere il verdetto della Corte dei Conti: “Se fosse un parere negativo – ha detto D’Attilio – le cose si metterebbero male, non so cosa potrebbe succedere”.

Stessa gravità anche sul fronte di alcuni dei principali cantieri ancora aperti in città: uno su tutti quello del Tunnel di piazza Garibaldi. Per avere il nulla osta finale, quello della Soprintendenza delle Opere Pubbliche, bastava un documento unificato di tutte le piantine, ha spiegato D’Attilio. lo abbiamo prodotto e ora dovrebbe arrivare il parere definitivo per l’apertura, “ho mandato via Pec le varie piantine con tutte le modifiche apportate. Su questa storia so però che la Procura della Corte dei Conti sta indagando, e vedremo anche lì cosa esce fuori; se il Comune ha diritto a dei rimborsi oppure no”. 

Altra odissea, quella del Centro Autismo: qui il commissario D’Attilio ha detto di essere molto rammaricato, perché era riuscito a portare al tavolo sia l’Asl, con il direttore generale Mario Ferrante, che l’università che avrebbe dovuto assicurare il funzionamento del centro di ricerca, “però alla fine mi sono accorto che in realtà il direttore dell’Asl non aveva poi tanta voglia di far partire concretamente il progetto; forse alla fine non riteneva abbastanza importante il commissario straordinario come controparte… fatto sta che alla fine non è partito niente”. 

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