Site icon Corriere dell'Irpinia

Il complesso del Goleto affidato alla comunità benedettina di Montevergine

Sarà la comunità benedettina di Montevergine a guidare il complesso del Goleto. Arriva dall’Abate Riccardo Guariglia e dall’Arcivescovo Pasquale Cascio l’annuncio dell’affidamento del complesso abbaziale di San Guglielmo al Goleto con annessa Rettoria di San Luca, Santuario diocesano, alla comunità benedettina di Montevergine a partire dal prossimo autunno. “Consegniamo nella preghiera – spiegano Cascio e Guariglia –  la comunità monastica e la comunità diocesana all’intercessione di Maria Santissima di Montevergine e di San Guglielmo per il nuovo servizio pastorale che si intraprende nella piena comunione”. Non nasconde la sua emozione l’abate Guariglia “Il ritorno dei benedettini a Montevergine è un segnale di speranza che si carica di un valore più forte alla luce del Giubileo. Una comunità di benedettini sarà presente in maniera stabile al Goleto”. Sulla stessa linea il vescovo Cascio che sottolinea come “Si tratta di un evento di fede, spiritualità e promozione sociale che avrà forte ricadute sul territorio”

Era il 1807 quando i Padri benedettini di Montevergine lasciarono l’antica Abbazia del Goleto, luogo sempre abitato dalla spiritualità benedettina femminile e maschile.

Nella seconda parte del XX secolo, Padre Lucio Maria De Marino osb, monaco di Montevergine, con spirito profetico ed eremitico ritornò ad abitare questo luogo. Furono ancora una volta tanti gli uomini e le donne alla ricerca di Dio, affascinati dalla spiritualità di San Guglielmo, il cui nome è sempre stato ricordato dagli abitanti di quella contrada, la sua protezione è stata sentita e l’identità cristiana ha trovato in lui un punto di riferimento.

L’antico complesso abbaziale ripristinato è diventato, poi, luogo di spiritualità della comunità “Jesus Caritas” dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld, rimasti al Goleto per più di trent’anni (1990-2021) fino alla decisione del Comune di Sant’Angelo dei Lombardi di affidarlo in comodato d’uso gratuito nel 2001 all’Arcidiocesi, che intanto già si adoperava per farlo rivivere.

Dopo oltre due secoli si sono create le condizioni affinché l’ordine monastico benedettino ritornasse ad animare il complesso abbaziale del Goleto. L’amicizia e la fraternità sacerdotale-spirituale-pastorale tra Dom Riccardo Luca Guariglia, Abate di Montevergine, e Mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, hanno permesso un cammino di discernimento  perché la comunità benedettina di Montevergine potesse far rivivere questo luogo benedetto da Dio.

 

Exit mobile version