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Egregio Direttore del Corriere dell’Irpinia,
mi rivolgo a Lei per portare all’attenzione della comunità un problema che affligge il Corso di Avellino, un’area che dovrebbe essere il cuore pulsante della nostra città e un luogo di ritrovo per tutti i cittadini. Purtroppo, la situazione attuale rende difficoltoso, se non impossibile, passeggiare serenamente lungo questa via a causa della presenza costante di escrementi di cane.
Questa condizione non solo deturpa l’aspetto del Corso, ma rappresenta anche un problema igienico e sanitario. Non è raro imbattersi in cacche di cane ad ogni passo, costringendo i passanti a fare slalom per evitarle. Questa situazione è inaccettabile per una città che ambisce ad essere accogliente e vivibile per i suoi abitanti.
È fondamentale richiamare i proprietari dei cani al loro dovere civico di raccogliere gli escrementi dei loro animali. Tuttavia, non possiamo fare affidamento solo sul senso di responsabilità individuale. È necessario che la prossima amministrazione comunale intervenga con misure efficaci. Proposte concrete potrebbero includere l’aumento del numero di cestini dedicati alla raccolta degli escrementi e una maggiore presenza di controlli e sanzioni per chi non rispetta le regole.
Confido nel fatto che il Corriere dell’Irpinia possa dare voce a questa problematica e contribuire a sollecitare un intervento rapido ed efficace da parte delle autorità competenti. Il Corso di Avellino deve tornare ad essere un luogo piacevole e sicuro per tutti.
RingraziandoLa per l’attenzione e la disponibilità, porgo i miei più cordiali saluti. (Lettera anonima, Avellino).
RISPOSTA
Gentile lettore, già lo scorso agosto abbiamo segnalato diverse lamentele arrivateci dai cittadini. È chiaro che siamo di fronte all’inciviltà di pochi individui che penalizza anche la maggioranza dei padroni dei cani che rispetta le regole. Ad Avellino sarebbero dovuti arrivare i cosiddetti “dog scooter”, ovvero i motorini aspira deiezioni, ma la situazione non è mai cambiata. Si spera che la possa amministrazione, qualunque essa sia, possa essere più attiva su questo tema, anche pensando a maggiori controlli e a sanzioni più salate. Anche se, probabilmente, non è un tema che porta molto consenso fra i proprietari dei nostri amici a quattro zampe… (La redazione).