Corriere dell'Irpinia

Il dirigente Lieto nel direttivo Anies: restare uniti per far sentire la nostra voce. I Convitti, risorsa per il Sud e il paese

“E’ importante che i Convitti restino uniti per far sentire la loco voce”. A sottolinearlo il Dirigente Scolastico del Convitto Nazionale “P. Colletta” di Avellino, professore Attilio Lieto, all’indomani dell’elezione, con ampio consenso, nel Direttivo dell’A.N.I.E.S. (Associazione Nazionale Istituzioni Educative Statali), sotto la presidenza, appena riconfermata, della Presidente, prof.ssa Annamaria Zilli.

Che importanza ha questa nomina per il Convitto di Avellino e per l’Irpinia?

“Si tratta di uno storico risultato per tutta l’Istituzione Educativa del Convitto di Avellino, che avrà un valido rappresentante in ambito nazionale nell’associazione così da poter dialogare con il Ministero a nome di tutti i Convitti Italiani. Presto chiederemo l’istituzione di un tavolo permanente. Questa nomina è la testimonianza che anche le piccole realtà possono contare in ambito nazionale, Sono contento del sostegno dei colleghi che hanno mostrato di apprezzare l’entusiasmo mostrato e la volontà di puntare sul lavoro di squadra”

Che cosa significa guidare un Convitto?

“Significa fare i conti con una doppia responsabilità, quella di rettore e di dirigente scolastico. E’ chiaro che il Convitto è un mondo a sé stante, caratterizzato da specificità come quella rappresentata dagli educatori, che accompagnano i ragazzi anche da un punto di vista emozionale e del benessere psicofisico, quello che può rappresentare un valore aggiunto. Il nostro è un Convitto semiresidenziale con attività didattiche che proseguono fino al pomeriggio. Fiore all’occhiello della nostra offerta formativa il liceo classico europeo, capace di formare cittadini dell’Europa, con l’aggiunta di discipline come il diritto e la lingua francese e l’opportunità di conseguire un doppio diploma valido anche in Francia”

Quali sono gli obiettivi che si propone con l’Anies?

“L’obiettivo è quello di esaltare i punti di forza dell’Istituzione e superare le criticità presenti, con azioni che abbiano una ricaduta anche a livello nazionale. Dobbiamo far sentire la voce dei Convitti che, pur legati ad aree geografiche diverse, hanno peculiarità comuni da valorizzare. Una delle priorità sarà quella di definire il rapporto con le amministrazioni provinciali in vista della svolta del 2025 che vedrà i presidenti della Provincia eletti dai cittadini. Cercheremo, inoltre, di valorizzare un indirizzo di studi come quello del liceo classico europeo con un’iniziativa nazionale che coinvolga i licei di tutta Italia e veda protagonista Avellino. La data scelta è quella del 9 maggio, festa dell’Europa. E’ chiaro che i Convitti sono una risorsa per il Sud sul quale investire per rilanciare i territori”

Come risponde oggi il Convitto alle esigenze del nostro tempo?

“La sfida è quella di partire dalla tradizione e conciliarla con l’innovazione, partecipando a progetti internazionali. Vogliamo dimostrare che la nostra non è scuola polverosa ma al passo con i tempi, capace di valorizzare appieno i talenti dei nostri allievi e guidarli nella costruzione del loro futuro”

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