AVELLINO – Mai. Il diritto al voto non si perde mai. E’ garantito dalla Costituzione (articolo 48) e non è soggetto a limiti “di frequenza”. Il diritto al voto lo può perdere solo chi commette reati (e non tutti i reati) o chi perde la capacità civile (se non si ha la capacità di intendere e volere, per esempio, non si può nemmeno andare alle urne in maniera consapevole).
Ecco cosa dice l’articolo 48 della Costituzione: ”Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi d’indegnità morale indicati dalla legge”.
L’unico rischio che corre chi pratica l’astensionismo è quello di non partecipare al processo decisionale: con o senza il suo voto qualcuno andrà a governare. Nonostante questo, paradossalmente, proprio il Partito del Non Voto è il più numeroso in Italia: se si presentasse alle urne prenderebbe intorno al 37%, più di ogni altro partito italiano. Ad ogni tornata elettorale i politici cercano di pescare in questo grosso calderone di maggioranza, ma ne tornano spesso a mani vuote. Tanto che ormai i politici di professione non ci provano nemmeno più a pescare in questo mare: si sono fatti due calcoli e hanno capito che non ne hanno bisogno.