Corriere dell'Irpinia

Il Festival Corto e a Capo racconta le “Forme in Movimento”. A Silvia Scola il premio Mario Puzo

“E’ il movimento che crea le storie, da quelle legate al quotidiano a quelle che hanno fatto epoca. E’ questo il concetto che sta alla base del cinema ed questo quello che cerchiamo di catturare attraverso questa rassegna, quel piccolo movimento, quella variazione, quella diversità che fa evolvere le cose, che le fa cambiare e le fa vivere. Poichè ogni fotogramma è diverso dall’altro, ogni piccolo cambiamento è un passo verso l’azione, la trasformazione”. A sottolinearlo il direttore artistico Umberto Rinaldi, nello spiegare l’idea da cui nasce la decima edizione di Corto e a Capo-Premio Mario Puzo, in programma dal 21 al 26 agosto, dedicato a “Forme in Movimento – Corpi, paesaggi e presenze nel cosmo che ci circonda. “cercheremo di capire – prosegue Rinaldi – come si sviluppa la storia, quella del nostro festival, che quest’anno tocca il piccolo traguardo delle dieci edizioni, come quella del mondo che ci sta intorno, quel mondo che proprio quando sembra immutabile e cristallizzato, in realtà prepara una piccola mossa che gli consentirà di andare avanti. Allo stesso tempo, nell’evolversi confuso degli eventi e delle immagini che caratterizzano il nostro tempo cercheremo di riannodare i fili, di uscire dalla turbolenza, rielaborando, fotogramma dopo fotogramma, le immagini della nostra storia. Il decimo anniversario arriva in un momento storico di grande difficoltà per tutte le manifestazioni e le iniziative culturali, un’edizione difficile ma che con grande caparbietà stiamo portando avanti e che sintetizza un po’ il percorso svolto fin qui: difficile, a volte incerto ma portato avanti con tanta passione e tanta determinazione che ci ha consentito e ci consente di stringere un continuo rapporto con il territorio cercando di dare uno sguardo diverso attraverso l’arte cinematografica, gli ospiti e tutte le iniziative che realizziamo. Questo legame ci porta a ricevere affetto, energia e passione da tutti i partner che incontriamo, da quelli storici ai nuovi entrati, e grazie a questa forza siamo riusciti a realizzare anche quest’anno un percorso che ci piace molto, che approfondisce il legame cinema-territorio che ci muove fin dai primi mesi di vita, aggiungendo un’ulteriore crescita alla nostra mission di portare il cinema nelle aree interne, dove solitamente non è di casa”.

Tra i comuni coinvolti quest’anno ci sarà San Martino Sannita, sull’altura dell’Angelo infatti si aprirà il festival mercoledì 21 agosto con la consueta tavola rotonda  su Cinema e territorio e con la presentazione del libro Storia di una donna bella di Elsa De Giorgi, presentato dalla sua curatrice Marialaura Simeone con la partecipazione del critico e studioso del cinema Paolo Speranza e di alcuni amministratori locali coinvolti nel festival e con il supporto della neonata associazione di sviluppo locale “Auna”. La serata proseguirà con l’amata formula del Mario Puzo Film Festival che prevede la proiezione dei lavori in gara e la votazione della giuria popolare. La serata sarà chiusa dalla presentazione di alcune opere fuori concorso presentate dagli autori e dai protagonisti. Il fotografo Pasquale Palmieri (recentemente premiato come miglior fotografo di scena con il premio CiCiak) presenterà un suo lavoro sul set di Mimmo Paladino per il film La divina Cometa.

Giovedì 22 agosto evento serale a Montefusco con la presentazione fuori concorso di Antonello Carbone che con un esperimento di arti visive presenterà il suo progetto audiovisivo dal titolo Me ne vado e divento papa per il quale ha attivato un Crowfunding. Venerdì 23 agosto sarà la volta di  Colle Sannita, con il supporto della Pro Loco, che oltre ai film in gara e ai lavori fuori concorso, vedrà la presenza dell’attore Salvatore Misticone, Scapece di Benvenuti al sud, che racconterà la sua carriera cinematografica e soprattutto si soffermerà sulla magia del cinema come promozione del territorio con il grande esempio di Castellabate.

Sabato 24 agosto tappa a Montella, una serata in simbiosi con l’interessante iniziativa Convivio al Monte, che si terrà nel Complesso Monumentale di Santa Maria della Neve con il conferimento del premio Mario Puzo a Silvia Scola, un’autrice del cinema storica che, insieme a suo padre Ettore e a tanti grandi nomi del cinema italiano ha scritto pagine importanti della settima arte. Alle 19.00 ci sarà un incontro con Silvia e la presentazione del suo libro Chiamiamo il babbo dedicato al grande Ettore Scola. Dalle 21 e, dopo le proiezioni in concorso e fuori concorso (con diversi ospiti) vedrà a fine serata il conferimento del Premio Mario Puzo proprio a Silvia Scola.

La serata delle premiazioni finali, come da tradizione si terrà a Venticano, sede storica del festival, e vedrà la partecipazione di uno dei più grandi direttori della fotografia del cinema italiano, Daniele Ciprì, (due volte David di Donatello e quattro volte Nastro d’Argento), un nome che ha lavorato con i più grandi registi del cinema italiano contemporaneo, che realizzerà una masterclass nel pomeriggio, mentre in serata verrà insignito del premio “Scrivere con la luce”.

La serata continuerà con altri ospiti a sorpresa, che verranno annunciati nei prossimi giorni e un party finale dedicato ai 10 anni del festival

La giornata conclusiva di domenica 26 agosto si svolgerà a Trevico, nella casa natale di Ettore Scola e, oltre a una visita guidata della casa, ci sarà una proiezione e un aperitivo, in collaborazione con Slow Food Avellino, dedicato al Grande Maestro.

“Anche quest’anno – commenta Umberto Rinaldi – ringraziamo i partecipanti che come ogni anno ci hanno inondato di opere praticamente da tutti e cinque i continenti, rendendoci orgogliosi e felici. I lavori in concorso quest’anno sono molto interessanti, a partire dai cortometraggi, nucleo storico del concorso, che di anno in anno risultano sempre più professionali e sempre più interessanti, toccando tematiche diverse e spesso di grande impatto. Le nostre sezioni specifiche come quella sull’ambiente (Sostenibilità Ambientale), quella dedicata ai corti sociali (Immaginale) e quella sull’universo Giovanile (School Days) consentono anche un’indagine approfondita su campi attuali e spesso delicati ma che l’arte cinematografica riesce a proporre da varie angolazioni, coniugando lo sguardo analitico con la creatività dell’immagine. Lungometraggi e documentari sono due sezioni che ormai si stanno consolidando con interessanti opere sia dall’Italia che dall’estero, tutte opere tecnicamente ineccepibili e che ci regalano sguardi incredibilmente interessanti che forse meriterebbero anche maggiore spazio nei canali ufficiali. Il vero cruccio, come ogni anno, è dover selezionare solo alcune di queste opere e non poterle mostrare tutte ma i tanti momenti di proiezione organizzati saranno corposi e garantiranno bellissime esperienze visive” 

Il laboratorio di cinema partecipato di questa edizione invece, sarà dedicato ai più piccini che con il video-doc “Dieci anni” diversi bimbi di 10 anni del territorio, ci parleranno dei loro sogni e del loro futuro e attraverso di essi proveremo ad immaginare anche il futuro del nostro festival, anch’esso al traguardo dei dieci compleanni.

Attesa la sezione Aperitivi Cine-letterari dedicati alla presentazione di libri legati al cinema o alla settima arte. Gli eventi si terranno, grazie alla  collaborazione della libreria Casa Naima di San Giorgio del Sannio,

21 Agosto ore 19.00 – San Martino Sannita (BN)
Marialaura Simeone presenta Storia di una donna bella di Elsa De Giorgi, con Paolo Spagnuolo, modera Enrica Leone con la presenza di Paolo Speranza

22 Agosto ore 19.00 San Giorgio del Sannio
Libreria Naima – Carlo Delle Piane. L’uomo che ho amato di Anna Crispino con presenza dell’autrice

24 Agosto Montella
Chiamiamo il babbo di Silvia e Paola Scola con la presenza dell’autrice Silvia Scola

25 Agosto ore 11.00, Piazza Venticano (AV)
 La fine dei fagioli di Angelo Petrella, scrittore e sceneggiatore, autore, tra le altre cose, della fortunata serie “Mare Fuori” sarà presente in piazza.

Mario Puzo Film Festival – Corto e a capo è nato nel 2015 con l’obiettivo di diffondere la cultura cinematografica attraverso proiezioni e incontri con autori, attori e protagonisti del cinema, privilegiando quelle figure che si muovono al di fuori dei circuiti ufficiali e dei canali classici di fruizione. Si svolge in paesi della provincia irpina dove spesso diviene l’unica possibilità di entrare in contatto con le opere cinematografiche senza doversi spostare. Ogni anno Corto e a capo ha un tema specifico, intorno al quale viene costruita tutta l’edizione tra cinema, musica, incontri con ospiti, libri e documentari partecipati.

Silvia e Paola Scola
Daniele Ciprì
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