Corriere dell'Irpinia

Il M5 Stelle denuncia: decreto Salva Infrazioni, così si penalizzano le famiglie dei lavoratori precari della scuola

E’ il Movimento 5 stelle a lanciare l’allarme. Il riferimento è allo schema di decreto noto come ‘Salva infrazioni’,  approvato dal Consiglio dei Ministri che “solleva preoccupazioni significative per i bilanci delle famiglie dei lavoratori della scuola, numerosi in Campania. Secondo l’attuale disposizione normativa vigente, un insegnante con 10 anni di anzianità pre-ruolo, calcolati sulla base di un servizio di 180 giorni lavorativi all’anno, avrebbe diritto al riconoscimento di un totale di 8 anni di anzianità pre-ruolo. Tuttavia, il sistema proposto dal Governo, che calcola il servizio effettivo e lo divide per 365 giorni, limiterebbe il riconoscimento di anzianità a soli 5 anni per il docente. Questa proposta solleva gravi preoccupazioni per le famiglie dei lavoratori della scuola, in particolare in Campania, dove vi è una numerosa presenza di insegnanti. L’impatto finanziario derivante da tale cambiamento potrebbe avere conseguenze negative significative sulle loro finanze personali, creando difficoltà nel soddisfare le esigenze quotidiane e ostacolando ulteriormente la stabilità economica delle famiglie coinvolte”. A denunciarlo è la Coordinatrice del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno Virginia Villani.

“Ridurre l’anzianità a soli 5 anni potrebbe penalizzare ingiustamente gli insegnanti con un servizio più lungo, privandoli di un riconoscimento adeguato al loro impegno e la loro dedizione nell’educazione delle future generazioni. Invito il Governo ad ascoltare attentamente le richieste delle organizzazioni sindacali dei lavoratori della scuola e a adottare misure adeguate a garantire che la revisione del sistema di calcolo dell’anzianità sia equa e giusta per tutti gli insegnanti coinvolti. Solo attraverso un dialogo costruttivo e l’attenzione alle necessità delle famiglie dei lavoratori della scuola si potrà raggiungere un sistema equo e sostenibile per il futuro dell’istruzione in Campania e in tutto il paese” – conclude Villani-.

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