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Il medico e il professore, quel carteggio tra Prezzolini e Del Bello

Un carteggio che si fa occasione di un prezioso confronto filosofico, sull’attualità e la letteratura tra due brillantissimi dilettanti uniti in un’amicizia che, come scriverà Prezzolini con slancio, «nei nostri giorni di generale commercio di ogni cosa rimarrà tra le memorie più care di questo paese». A ricostruire il rapporto epistolare tra Nicola Del Bello, primario e professore universitario e lo scrittore Giuseppe Prezzolini, fondatore de La Voce è il figlio Giuseppe Del Bello, giornalista, ne “Il medico e il professore”, curato insieme all’amico Ernesto Di Cianni. E’ il 1958 quando Nicola Del Bello invia a Giuseppe Prezzolini, docente alla Columbia University, una poesia. Sembrerebbe uno di quei gesti inconsulti destinati a cadere in un imbarazzato silenzio. Inaspettatamente invece Prezzolini risponde. «Le poesie sono come i figliuoli, piacciono sempre ai padri anche quando hanno le gambe storte » . È questo l’innesco di uno straordinario rapporto di stima e complicità che, sull’onda dei cambiamenti di un’epoca, accompagnerà i due per quasi un ventennio.  Nel 1965 Prezzolini si trasferisce a Vietri sul Mare, sul promontorio della Crestarella, quindi Del Bello scrive: «Ora il destino l’ha condotta a pochi
passi da casa mia e comprenderà quale tentazione sia stata per me scriverle per chiedere di avere l’onore e la gioia i conoscerla e magari tirarLe il colpo basso di portarLe un’altra poesia». Sarà Prezzolini a registrare puntualmente l’incontro nel diario “30 gennaio 1965. Visita prof. Del Bello, simpatica persona con la quale posso discutere. Direi meglio: un amico”. Poi la partenza di Prezzolini per Lugano ma l’amicizia resta salda, tanto che Prezzolini scriverà all’amico «la possibilità di trovare una relazione come questa nostra di ogni cosa rimarrà tra le memorie più care di questo paese». A prendere forma nelle lettere ragionamenti e riflessioni sull’uomo e sulla borghesia, su Dio e Moravia, le proteste di piazza e gli scioperi. Il volume sarà presentato il 3 luglio alla libreria Feltrinelli. A discutere con gli autori Paolo Macry, Ottavio Ragione e Conchita Sannino.

 

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