Site icon Corriere dell'Irpinia

Il Pci campano: stravolta la legge urbanistica, nuovo assalto al territorio

Il Comitato Regionale Campania del Pci esprime un giudizio totalmente negativo al DDL votato a maggioranza nella Cossionmmie Urbanistica Regione Campania il  21 marzo scorso.

Il Pci campano denuncia «un nuovo assalto al territorio, cemento a profusione e uno stravolgimento della vigente legge urbanistica».

In una nota si legge: «In una Regione che dal rapporto Ispra 2023 risulta essere terza dopo Lombardia e Veneto per consumo di suolo, si offre ampia discrezionalità ai Comuni all’incremento volumetrico per ogni fabbricato e alla trasformazione, senza precisi criteri, del territorio rurale.
Il nuovo testo prevede: incrementi volumetrici tra il 20 e il 35 per cento per ogni fabbricato nel territorio regionale che sia stato ristrutturato o demolito e ricostruito, anche in zone agricole; demolizione e ricostruzione, con il 35 per cento di volumetrie in più, di tutti gli edifici tranne quelli vincolati, che siano stati ampliati o ristrutturati dopo il 1967; cancellazione degli Studi idrogeologici preventivi, eliminazione del criterio di prossimità tra abitazione e possesso di garage interrato, abbassamento dell’altezza dei sottotetti, resi abitabili, a metri due e dieci.
Ignorando i danni e i pericoli provocati dalla fragilità e dal dissesto idrogeologico – concludono dal Pci campano- questa legge favorirà la speculazione a danno del bene pubblico».

 

Exit mobile version