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Il plauso della Cgil alla Procura di Avellino

 

La Cgil di Avellino esprime un plauso convinto alla Procura della Repubblica di Avellino ed invita a proseguire il lavoro svolto con perizia e coraggio in tutti i settori della pubblica amministrazione locale.
Le vicende delle ultime settimane, a partire dagli assenteisti dell’Asl di Avellino, per finire allo scandalo Acs, passando per la gestione opaca dei centri di accoglienza testimoniano la pesante presenza di soggetti che hanno fatto dei reati contro la pubblica amministrazione, il loro modus vivendi ed operandi.
Lo dichiara il segretario provinciale della CGIL di Avellino – Vincenzo Petruzziello: “Molti si stupiscono di quanto la Procura della Repubblica di Avellino sta portando alla luce, noi riteniamo che la corruttela, a tutti i livelli, nella pubblica amministrazione locale sia un fenomeno diffuso e che va affrontato con decisione da parte degli organismi ispettivi. In tutti questi anni – aggiunge Petruzziello – la politica locale non ha mai inteso affrontare il problema della questione morale, delegando, talvolta, poteri e funzioni ad altri soggetti, servendosi di pratiche illecite messe in campo dai loro delegati. Vi è una complicità indiscutibile da parte degli esponenti politici, fosse anche determinata dal silenzio che ha nascosto le malefatte di anni di gestione della cosa pubblica. Quasi tutti gli enti e le partecipate della pubblica amministrazione irpina sono in “odore di illeciti”. In alcuni episodi abbiamo costatato la negligenza sul vigilare da parte delle strutture di vertice, nell’ultimo caso apprendiamo la contiguità di intere fazioni politiche. Invitiamo la Procura della Repubblica a continuare nel lavoro svolto, in quanto, in Irpinia, è ormai assodata l’esistenza di un SISTEMA, e non più di elementi isolati, che utilizzano corruzione, peculato, voto di scambio, come strategia fisiologica della gestione della cosa pubblica. L’azione delle forze dell’ordine deve essere costante e infaticabile e l’azione della magistratura rapida e decisa e deve anche puntare l’obiettivo sulla gestione di servizi da parte delle cooperative sociali, dietro le quali, nella maggior parte dei casi, si nasconde un sistema votato all’illecito, sia a danno dei lavoratori di queste cooperative, sia a danno degli utenti”.
“Se per la vicenda dell’Asl e dei lavoratori assenteisti, il problema atteneva alle coscienze di chi si è macchiato di una condotta illecita, nel caso della gestione degli enti siamo di fronte ad una procedura attuata – continua Petruzziello – con sistematicità, con pressioni evidenti da parte di esponenti politici a tutti i livelli ed anche con la conoscenza dei fatti da parte di esponenti politici ed amministratori. Una condizione che getta nello sconforto e nella rabbia, anche perché sono citati, se non coinvolti, personaggi che spesso siedono ai tavoli ed ai confronti per la difesa della legalità”.

“Se per l’appropriazione e per l’utilizzo delle risorse della pubblica amministrazione a titolo personale, tra l’altro di poco valore, ci troviamo di fronte alla miseria umana – conclude Petruzziello – l’avallo sistematico e la copertura o anche il silenzio omertoso di politici ed amministratori, o la contiguità con soggetti di non trasparente condotta civile, è un male ben più grande e capillare, che va combattuto ed estirpato con decisione e contro il quale la CGIL assicura il massimo contributo, in termini di denuncia e sostegno all’operato delle forze dell’ordine e di chi in
 

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