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Il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno

Quest’anno, 2023, il solstizio d’estate si avrà il 21 giugno alle ore 16 e 58 minuti. Un appuntamento con il Sole molto antico. È il giorno più lungo e il fenomeno astronomico più seguito dell’anno dall’intera umanità e da tempi lontanissimi. Anticamente il solstizio d’estate era occasione di grande festa e di raduni: esso segnava il tempo della raccolta e dell’abbondanza, ma anche della luce e del calore.

I solstizi sono momenti importanti perché scandiscono l’estate e l’inverno e consentono di determinare quando le giornate cominciano ad accorciarsi, e quando ad allungarsi. Nel solstizio d’estate il Sole sorge e tramonta nei punti più settentrionali di tutto l’anno per poi riabbassarsi verso quelli più meridionali del solstizio d’inverno del 22 dicembre.

Il Sole, nel suo movimento apparente lungo l’eclittica, al momento del solstizio estivo nell’emisfero boreale viene a trovarsi alla sua massima declinazione (altezza), cioè con un angolo pari a 23,27°. Questo angolo varia in circa 41.000 anni da un valore minimo di 22,1° ad un massimo di 24.5°. Dal giorno successivo le durate dei giorni cominceranno a diminuire e quelle delle notti ad aumentare. La Terra, incessantemente alla velocità di circa 30 chilometri al secondo, continua a girare intorno al Sole e fra tre mesi, precisamente il 23 settembre alle ore 8:49, si troverà nell’equinozio d’autunno, con la durata del giorno uguale a quella della notte.

Il Sole, nella costellazione di Gemelli, tramonta alle 20.18 e mentre si fa sempre più buio sarà bellissimo ammirare la congiunzione fra Marte, Venere e una piccolissima falcetta di Luna nella costellazione del Cancro. Non perdetevi lo spettacolo. Volgendo lentamente lo sguardo verso est lungo l’eclittica potrete ammirare il Leone, la Vergine, la Bilancia e lo Scorpione. Con l’avanzare del buio, puntando lo sguardo verso lo zenit possiamo ammirare Arturo la stella più brillante del Bootes, l’Orsa Maggiore, l’Orsa Minore, Cassiopea e il triangolo estivo: Altair, Deneb e Vega, rispettivamente le stelle più brillanti delle costellazioni dell’Aquila, del Cigno e della Lira. Sarà una serata indimenticabile.

Michele Zarrella

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