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“Il Sud rifiuta l’autonomia, lo dice il voto. Andrò alla manifestazione Pd-M5s”. De Luca rilancia la sfida

“Il risultato elettorale del Sud ha detto che nel Mezzogiorno il governo è minoritario. Siccome è un risultato generalizzato nel Sud, credo che sia un segnale chiaro che il Sud rifiuta l’autonomia differenziata”.
Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ieri sera agli Stati generali sull’Ambiente alla Mostra d’Oltremare di Napoli. “Il Sud – ha spiegato – rifiuta il blocco dei fondi di Coesione, anche se, come sempre capita in Italia, quando poi c’è un risultato di questo tipo, escono fuori con le dichiarazioni tutti quelli che non c’entrano niente con questo risultato, perché non hanno mosso un dito per un anno”.

“Questo – ragiona De Luca – è un risultato politico che dice al governo: potete tirare la corda fino a un certo punto, ma per l’autonomia differenziata e per i fondi di coesione c’è un punto limite oltre il quale cominciate a pagare politicamente. Dio c’è”.

“Se sono libero, partecipo a tutte le manifestazioni. Credo che sia un dovere impegnarsi in tutti i momenti di mobilitazione per fare in modo che davvero l’Italia non sia spaccata dopo un secolo”, ha detto, sull’eventuale partecipazione alla manifestazione contro l’autonomia differenziata organizzata a Roma per martedì prossimo da Movimento 5 Stelle e Pd.

“E’ cresciuta la sensibilità di tutta l’area meridionale rispetto al tema dell’autonomia differenziata. Nel Sud il Governo nazionale è in minoranza ed è un dato politico straordinario che segnala il fatto che la popolazione del Sud ha capito, e non era facile, che questo disegno di legge significa la morte del Sud, significa un lento declino, significa avere meno servizi e il risultato delle elezioni è stata anche una risposta al tema dei fondi di coesione che sono bloccati da un anno nelle grandi regioni del Sud”, ha concluso De Luca.

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