Corriere dell'Irpinia

Il Teatro d’Europa lancia la Stagione delle meraviglie. Savoia: saremo il cuore pulsante della comunità

Un teatro che sia cuore pulsante della comunità, aperto per l’intera giornata a spettatori di tutte le età. E’ la sfida che porta avanti il Teatro d’Europa, presentata questa mattina a Palazzo Caracciolo. E’ il direttore artistico Gigi Savoia a sottolineare come sarà “La stagione delle meraviglie”, quello che è il titolo scelto per il cartellone. “L’obiettivo che ci proponiamo – spiega – è quello di stupire gli spettatori. Per la prima volta il teatro sarà aperto per tutta la giornata, con gli spettacoli per le scuole la mattina e la possibilità per gli adulti di trascorrere qualche ora a teatro, ascoltando racconti o musica. In questo modo il teatro diventa spazio al servizio della comunità. In serata sarà protagonista la nostra compagnia stabile con spettacoli che attraversano la tradizione teatrale comica da Viviani a Curcio e Scarpetta. Vogliamo investire sulla nostra compagnia, perché diventi un riferimento del panorama culturale, una realtà che vorremmo aprire ai giovani talenti. Siamo convinti che il teatro possa diventare un polo attrattivo, nel rispetto del sogno di Don Ferdinando Renzulli di uno spazio fortemente legato alla società e ai giovani. Ma abbiamo bisogno del sostegno delle istituzioni, dall’Ufficio Scolastico Provinciale ai Comuni. L’obiettivo che ci proponiamo è quello di coinvolgere sempre più le scuole. E’ inaccettabile che gli studenti debbano spostarsi in un’altra città per assistere a uno spettacolo teatrale”.

Spiega come “l’altra sfida che coltiviamo è quella di riuscire ad aggregare tutti i piccoli teatri d’Irpinia ma c’è bisogno di un lavoro di squadra per raggiungere questo risultato”. E’ Luigi Frasca, anima del Teatro d’Europa insieme ad Angela Caterina, a sottolineare come “il Teatro d’Europa rappresenta un’eccellenza del territorio, nel segno di quel seme gettato da don Ferdinando, Vogliamo essere una guida culturale del territorio”. E’ quindi Carmelina D’Amore, alla guida della Fondazione Sistema Irpinia, a ribadire il proprio sostegno alla progettualità portata avanti dal Teatro d’Europa nella convinzione della centralità che riveste il teatro per la crescita delle comunità”

La stagione prenderà il via ad ottobre – appuntamento il 5-6-12-13 ottobre – con “‘A Figliata” di Raffaele Viviani, storia di Don Gennaro che decide di sposare una donna molto più giovane di lui, si prosegue  il 4-15-21-22 ottobre con “La Cantata dei pastori” di Viviani, capace di mescolare lingua colta e dialetto, raccontando la storia di Giuseppe e Maria. Il 15-16-22-23 febbraio di scena “I casi sono due” di Armando Curcio, racconto dedicato al dramma della solitudine di due anziani a cui non mancano titolo nobiliare e denari. Il 26 e 27 aprile e il 3 e 4 maggio appuntamento con “Il medico dei pazzi” di Eduardo Scarpetta con le avventure di Felice Sciosciammocca giunto a Napoli per trovare il nipote Ciccillo, il 9-10-16-17 novembre “Tre pecore viziose” di Scarpetta, storia di tre uomini che, malgrado siano sposati, si divertono con giovanissime donne alle quali fanno credere di essere scapoli, il 18-19-25 e 26 gennaio la compagnia del Teatro d’Europa rilegge “La locandiera”, storia di Mirandolina, fredda e calcolatrice, capace di condurre con abilità il gioco seduttivo e farsi beffa di tutti. il 22,23, 29 e 30 marzo in scena “L’avaro” da “Aulularia” di Plauto.

 

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