Corriere dell'Irpinia

Il vescovo Aiello benedice la citta al femminile: sia tempo di incontro ma guai a dimenticare emergenze e problemi irrisolti

“Sia un tempo di incontro ma senza dimenticare i problemi. Non possiamo indossare una maschera, non possiamo mettere da parte emergenze come quelle legate al lavoro, non possiamo dimenticare  che ci sono persone che rischiano di perdere posti di lavoro, persone che arrivano da lontano e hanno diritto di essere accolte”. Lo sottolinea con forza il vescovo Arturo Aiello salutando con gioia, nel giorno dell’alzata del pannetto “una citta al femminile in cui le piu’ alte cariche dello stato sono ricoperte da donne. Ma mi raccomando chiamiamole sindaco e prefetto, senza stravolgere il lessico”. Accanto a lui il prefetto Rossana Riflesso e il sindaco Laura Nargi, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine. Parte dal valore delle istituzioni Aiello “Abbiamo bisogno delle istituzioni, che rappresentano il luogo in cui confluiscono diritti e doveri. A lungo, in passato si pensava che riducessero la libertà ma non è cosi”. Ricorda come “Abbiamo una regina che ci protegge e resta il simbolo della unità di Avellino” dice indicando la statua della Vergine sul balcone.” Ti affidiamo la città – ripete – fa che torni ad essere tua, che accolga anche i figli dispersi, anche chi vive un momento di sofferenza”. Sottolinea come la vera festa sia nel “riconoscersi uomini che ancora si abbracciano”.

Ed è la solita folla ad accogliere in piazza libertà il pannetto di Sant’Anna, che dà il via alle celebrazioni dedicate all’Assunta. Ad accompagnare il corteo, partito  dalla Chiesa dell’Arciconfraternita, i membri dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione di Avellino e il sindaco Laura Nargi. Con loro, nel segno della tradizione, i figuranti del Palio della Botte Avellino con i piccoli sbandieratori. Un corteo che fa tappa prima di arrivare in piazza anche dalla chiesa di Sant’Anna. Al fianco del sindaco Nargi ci sono tutti, da Ugo Maggio a Rino Genovese, da Marianna Mazza a Livio Petitto, da Geppino Giacobbe a Mario Spiniello e Angelo D’Agostino

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