Era stato il vescovo di Napoli Battaglia ad inaugurare un anno fa ad Atripalda il Giubileo. Di forte suggestione l’esposizione nella cappella di San Sabino di oggetti liturgici provenienti da Qaraqosh (Iraq), oltraggiati da miliziani dell’Isis in attentati terroristici in cui, ieri come oggi, molti fratelli e sorelle hanno versato il sangue per la fede. Ma sono stati numerosi i momenti di preghiera che hanno caratterizzato il Giubileo.
“Vogliamo fare memoria delle nostre radici di fede – sottolineava il vescovo Arturo Aiello nell’inaugurare il Giubileo – E’ il motivo del giubileo indetto per la chiesa di Sant’Ippolisto. Un’intera comunità, dal 303 al 312, vive una testimonianza così forte da affrontare il martirio con gioia, a partire dal presbitero Ippolisto che il primo maggio, nel corso di una festa pagana, interviene per proclamare la sua fede.