Corriere dell'Irpinia

Inchiesta “Dolce Vita”: anche Fabio Guerriero si avvale della facoltà di non rispondere

Inchiesta “Dolce vita,” dopo l’ex sindaco Gianluca Festa, che si è avvalso della facoltà di non rispondere,  anche  l’architetto Fabio Guerriero, difeso dagli avvocati Marino Capone e Nicola Quatrano ha rinunciato a comparire davanti al gip Giulio Argenio per l’interrogatorio di garanzia.

L’ex primo cittadino e l’architetto Guerriero, che hanno optato per la stessa linea difensiva, attualmente ristretti agli arresti domiciliari,  sono accusati di corruzione per l’esercizio della funzione e corruzione in concorso.

Reati contestati dalla procura della Repubblica di Avellino anche ai quattro imprenditori,  destinatari dalla misura di  divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione. I quattro imprenditori, domani mattina dovranno comparire davanti al gip del tribunale di Avellino per chiarire la loro posizione rispettopalle accuse che gli vengono conterstate.  “È un’ordinanza che si basa- precisa il penalista Marino Capone difensore di fiducia di Guerriero-  sull’ascolto di alcune  intercettaziontutt’altro che chiare. Guerriero ha ritenuto di avvalersi della facoltà di non rispondere, ma anche perché stiamo per avviare un’attività d’indagine difensiva, quindi non posso rivelare altro. Fabio Guerriero, allo stato attuale delle cose, sta agli arresti domiciliari e sta valutando anche lui gli atti, cercando di ricostruire la vicenda. Certamente non credo proprio che si aspettasse una nuova misura cautelare”.

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