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Inchiesta Dolce Vita, domani i primi tre indagati davanti al pubblico ministero

Sono tredici gli indagati nell’inchiesta «Dolce vita» che dovranno comparire davanti al pm di Avellino Fabio Massimo Del Mauro, che ha firmato gli inviti a rendere interrogatorio come persone sottoposte alle indagini. Si tratta degli indagati raggiunti dalle misure cautelari e interdittive, firmate dal gip Giulio Argenio ed eseguite dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza il 18 aprile e il 10 luglio scorsi.

Si tratta degli avvisi con cui la Procura irpina si prepara a chiedere allo stesso il giudizio immediato nei confronti degli stessi indagati.

 E domani mattina, a partire dalle 10.30 davanti al pubblico ministero, Fabio Massimo Del Mauro, titolare dell’inchiesta,  compariranno i primi tre indagati a piede libero  Sarà la volta di M.C. vincitrice del concorso per funzionaria tecnica, di  D.M. candidato al concorso per vigile urbano e suo padre  A.M. che avrebbe ricevuto dalle mani dell’ex sindaco le domande.Il 12 settembre sarà poi la volta dell’ex sindaco Gianluca Festa,  raggiunto da due ordinanze di misura cautelare e attuaslmente ai domiciliari. Le accuse a carico di Festa comprendono anche depistaggio, presunte irregolarità nei concorsi per vigili urbani e funzionari tecnici, e falsità per ottenere fondi pubblici destinati all’evento Eurochocolate. A queste si aggiunge una nuova ordinanza che ipotizza tre episodi di corruzione nell’esercizio delle sue funzioni. Festa ha già affrontato un primo interrogatorio con il Gip, ma ha rinunciato a un secondo, scelta condivisa anche dagli altri principali indagati, l’architetto Guerriero e Filomena Smiraglia sospesa dai pubblici uffici per un anno.

Il 17 è fissato quello per l’architetto Fabio Guerriero attualmente agli arresti  domiciiari.Il 18 gli imprenditori indagati F.C, C.M. e E. P.Il 19 è fissato quello per il dirigente comunale alla finanze indagato G.M.

Sarà il Giudice per le indagini preliminari a valutare, sulla base degli elementi raccolti, sulla legittimità della richiesta di giudizio immediato e ad accogliere la richiesta della Procura guidata da Domenico Airoma.

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