Corriere dell'Irpinia

Inchiesta “Dolce Vita”: Gianluca Festa si avvale della facoltà di non rispondere

L’ex sindaco, di Avellino Gianluca Festa, recentemente raggiunto da una seconda ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari firmata dal gip Giulio Argenio, avrebbe dovuto svolgere questa mattina l’interrogatorio di garanzia. Ma l’ex primo cittadino nega le accuse ma non risponderò alle domande del Gip.

“Nonostante il mio assistito avvertisse forte la necessità di spiegare da subito il contesto nel quale sembrano avvenute le conversazioni poste a base dell’ ordinanza cautelare, ho condiviso con lui la scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere”. E’ così che il difensore dell’ex sindaco Gianluca Festa, il penalista Luigi Petrillo annuncia la scelta di non rispondere da parte del suo assistito.

”Al netto del fatto che molte delle captazioni su cui vanno esercitandosi in questi giorni insospettabili maitres a’ penser, appaiono ad un primo ascolto tutt’ altro che chiare, ragione per la quale stiamo svolgendo verifiche di natura tecnica, incompatibili con i ristretti tempi dell’ interrogatorio di garanzia, non avrebbe avuto alcun senso rispondere delle intercettazioni, unica fonte di prova addotta dagli inquirenti, della cui legittimità dubitiamo e su cui si pronuncerà la Corte di Cassazione il prossimo 18.09. Valuteremo, anche, l’ opportunità di un successivo interrogatorio con il Pubblico Ministero, quando avremo avuto la possibilità di verificare meglio se le dazioni che vengono contestate, se mai effettivamente avvenute, abbiano a che vedere con lavori pubblici appaltati o gestiti in modo irregolare, cosa che sin d’ ora il mio assistito nega con forza.”

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