Corriere dell'Irpinia

Inchiesta “Dolce Vita”, il Riesame respinge il ricorso: Festa resta ai domiciliari. Spunta una superstimone

Inchiesta “Dolce Vita”, il Riesame ha deciso: Gianluca Festa resta ai domiciliari. I giudici del Tribunale del Riesame di Napoli hanno confermato la misura cautelare  nei confronti dell’ex sindaco di Avellino.

La decisione dei magistrati sarebbe stata notificata nella mattinata alle parti. Rigettata dunque l’istanza di annullamento presentata dalla difesa dell’ex primo cittadino, rappresentata dai penalisti Luigi Petrillo e Concetta Mari, che all’attenzione dei magistrati del Tribunale della Libertà una memoria di cinquanta pagine. Le motivazioni della conferma della misura non sono ancora note, saranno trenta i giorni a disposizione dei magistrati del Riesame per depositarle. Verosimilmente e’ stato confermato dunque l’impianto indiziario della Procura di Avellino, che era stato ribadito in aula dal pm Vincenzo Toscano.Ma a sostenere le accuse contro festa c’è una sipetestimone, ascoltata da maggio 2023 e  che avrebbe raccontato le  anomalie dei concorsi e riscontrate nelle intercettazioni ambientali

Il pm Vincenzo Toscano aveva presentato, nei giorni scorsi,  al Riesame, agli atti una nuova informativa redatta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino e dalla Guardia di Finanza, datata 30 aprile.

Intanto, ieri, è stata annullata la misura degli arresti domiciliari per l’architetto Fabio Guerriero. I giudici dell’VIII sezione del tribunale del Riesame di Napoli hanno accolto le istanze avanzate dai legali Nicola Quatrano e Marino Capone.I giudici partenopei non hanno ravvisato le esigenze cautelari per l’architetto finito ai domiciliari lo scorso 18 aprile dopo che il gip Giulio Argenio aveva firmato un’ordinanza cautelare per lui, per l’ex sindaco e per l’ex dirigente comunale Filomena Smiraglia (attualmente sottoposta all’interdizione dai pubblici uffici per un anno). I legali avevano incentrato il ricorso sull’insussistenza della rivelazione del segreto d’ufficio in quanto né Guerriero né una candidata al  corsorso per la  categoria di funzionrio amministrativo (indagata a piede libero) erano pubblici ufficiali, a differenza invece, del sindaco Festa.

Oggi, invece, è stata resa nota la decisione per Gianluca Festa, accusato di peculato e depistaggio per la sparizione del pc dal suo ufficio a Palazzo di città, nonché di tentata induzione indebita e corruzione nell’esercizio delle funzioni, relativamente al filone delle sponsorizzazioni per gli eventi.

I giudici del Tribunale del Riesame di Napoli hanno confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’ex sindaco di Avellino.

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