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Indispensabile acqua: il benessere passa da qui

pouring water into glass from a bottle, on blue background

Di Francesca Finelli

La corretta Idratazione, è una condizione indispensabile per la salute ed il benessere del nostro organismo. L’acqua è l’elemento più importante per l’essere umano. Il nostro corpo infatti è costituito in media per circa il 75% d’acqua, raggiunge un tasso di circa il 50% del peso totale nell’adulto e dell’80% nei neonati. Idratarsi significa, quindi, garantire al corpo la corretta quantità di acqua, specialmente in regimi dietetici e nel periodo estivo, quando il corpo perde una maggiore percentuale di liquidi attraverso la sudorazione. Un nutriente essenziale, quindi, perchè fonte di sali minerali, favorisce la regolazione della temperatura corporea e i processi digestivi, rende possibile il trasporto delle sostanze nutrienti e promuove la rimozione di scorie metaboliche. Senza un’adeguata idratazione del corpo, questo non è in grado di eseguire i movimenti più semplici, esponendolo poi ad effetti collaterali significativi come debolezza, calcoli renali, problematiche all’apparato urinario e ritenzione idrica. Con il termine “ritenzione idrica ” si indica la tendenza a trattenere nell’organismo liquidi, che vanno poi ad accumularsi negli spazi interstiziali, ovvero quelli tra cellula e cellula. Tale accumulo causa edema , un gonfiore anomalo che interessa le zone del corpo maggiormente predisposte anche alla deposizione di tessuto adiposo, quali per esempio l’addome (la cosiddetta “pancia”) e gli arti inferiori, in particolare cosce, glutei e caviglie. Sebbene si tratti di un disturbo diffuso prevalentemente nel mondo femminile, anche gli uomini ne soffrono. I liquidi che non vengono correttamente smaltiti a causa di un’alterata funzionalità del sistema venoso e dei vasi linfatici ristagnano, e con essi anche un’ampia varietà di tossine in grado di influenzare il metabolismo cellulare, già compromesso dal ridotto apporto di ossigeno. Si deve ricordare che all’origine del ristagno di liquidi c’è spesso una stasi della circolazione venosa e linfatica; inoltre, è bene non confondere il termine “ritenzione idrica” con “cellulite ” in quanto, nonostante le aree interessate e la manifestazione visiva siano simili, questi due disturbi hanno cause diverse. La cellulite, a differenza della ritenzione, è infatti un’infiammazione del tessuto sottocutaneo che provoca un rigonfiamento e la famosa “pelle a buccia d’arancia”. Un’alimentazione scorretta, specialmente se sbilanciata verso l’assunzione di cibi ricchi di sale e un apporto eccessivo di calorie favoriscono il conclamarsi di questi eventi. In assenza di una patologia specifica, però, il responsabile principale di questi elementi è uno stile di vita poco equilibrato. In particolare, possono causare ritenzione idrica: una dieta ipocalorica povera di proteine; un consumo eccessivo di alimenti ricchi di sodio e, più in generale, di cibi salati; troppa sedentarietà o scarsa attività fisica; fumo e abuso di alcol o di sostanze come il caffè; tendenza a usare abiti troppo stretti e tacchi troppo alti; sovrappeso che va a rallentare la diuresi e a favorire la ritenzione idrica. L’effetto del sale (cloruro di sodio), in particolare, sull’accumulo di liquidi (ritenzione idrica) e di grasso è dovuto a vari meccanismi, eccone alcuni. L’eccesso di sodio produce rapidamente ritenzione idrica per effetto osmotico. Il sale stimola la sete e poiché chi è in sovrappeso od obeso tende a bere più bibite gassate e ricche di zuccheri piuttosto che acqua, viene favorito l’apporto energetico. Il sale stimola anche la fame, riducendo la produzione di leptina, un ormone anoressizzante. Quando aumenta il consumo di sale, tende a ridursi la secrezione di noradrenalina, un ormone indispensabile per sciogliere i grassi. Questo provoca una minore disponibilità di energia proveniente dai grassi, che ostacola la perdita di peso. La presenza di troppo sale nell’apparato digerente aumenta l’assorbimento degli alimenti ricchi di zuccheri durante la digestione. La presenza di molto sodio in circolo favorisce l’accumulo di energia nel tessuto adiposo. In sostanza, l’energia invece di essere svincolata nei muscoli, si accumula nel grasso (cellule adipose). Ma non è finita: troppo sale, stimola l’eliminazione di magnesio e potassio. A parità di apporto di sale, più si è in sovrappeso e maggiori saranno gli effetti negativi dell’eccesso di sale. E’ importante, quindi, affidarsi ad uno specialista.

 

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