Corriere dell'Irpinia

“Io dono”, torna la ciclopedalata irpina per la donazione degli organi

In Irpinia anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con “Io dono”, la ciclopedalata non agonistica promossa dall’Associazione di Promozione Sociale presieduta da Giovambattista Capasso allo scopo di diffondere la cultura della donazione degli organi e sensibilizzare sull’importanza della prevenzione delle malattie rare.

L’ottava edizione della ciclopedata non agonistica irpina, da sempre una delle manifestazioni più coinvolgenti e sentite in provincia di Avellino, si svolgerà sabato 19 agosto: si partirà da Lioni alle ore 9.30 per attraversare in bici i comuni di Sant’Angelo dei Lombardi, Cassano Irpino, Montella, Bagnoli Irpino.

Al percorso di circa 65 km nel verde dell’Irpinia parteciperanno sia coloro che hanno già ricevuto un trapianto di rene sia coloro che sono ancora in trattatamento dialitico, in attesa di un trapianto che potrebbe cambiare radicalmente la loro esistenza. Per ogni tappa sono previsti momenti di riflessione e racconti delle testimonianze dei soggetti trapiantati ed ammalati, dei lorofamiliari e delle associazioni operanti nel settore.

L’iniziativa è stata presentata stamattina in una conferenza stampa a palazzo Caracciolo, ,a cui ha preso parte anche il presidente  alle 10,00 alla Provincia di Avellino.

“Il trapianto rappresenta una delle terapie più avanzate che esistono nel campo della medicina personalizzata e di precisione ma per farlo occorrono gli organi – spiega Giovambattista Capasso alla presentazione dell’ottava edizione dell’iniziativa – stiamo lavorando moltissimo in laboratorio per produrre degli organi artificiali, ma finché non raggiungeremo questo obiettivo, c’è bisogno di organi umani, che possono essere donati sia da viventi che da persone non più viventi”.

“Adottiamo entrambi gli approcci, ma è una questione a livello internazionale: l’Italia si classifica bene, ma non è ancora al top, lo stesso vale per l’Irpinia – aggiunge – scendendo nelle strade e nelle piazze, chiedendo il supporto della società civile, lanciamo un appello di solidarietà umana che non costa niente, solo un gesto d’amore”.

“Quest’anno vogliamo essere ancora più dirompenti – continua – perché abbiamo scelto di dimostrare che con il trapianto si può vivere una vita quasi normale affrontando la regina delle salite irpine, nel tratto che da Lago Laceno porta a Gavitoni, dove c’è una lapide per Pantani. Vogliamo dimostrare che i pazienti trapiantati, con tutte le precauzioni e sotto stretto controllo medico, possono cimentarsi in ‘imprese’. Vogliamo combattere un’epidemia, quella dell’insufficienza cardiaca, che coinvolge molti pazienti che hanno bisogno di una terapia risolutiva: il trapianto. Ecco perché vogliamo pedalare, pedalare col cuore per dare vita ai nostri pazienti”.

L’evento è stato promosso in collaborazione con l’Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, con il forte sostegno della Società Italiana ed Europea di Nefrologia, della Fondazione La Nuova Speranza, della Fondazione Italiana del Rene, dell’Ospedale Bambino Gesù Ospedale pediatrico, e grazie alla presenza di F.C.I., ANED, AIDO,AVIS, ANPAS, FIAB, delle Amministrazioni comunali coinvolte, delle altre associazioni di volontariato e dell’Ente Parco Monti Picentini.

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