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Ius Scholae, la convergenza tra Forza Italia e centrosinistra mette alle strette Lega e Fratelli d’Italia

La cittadinanza italiana agli stranieri è una battaglia di civiltà ma anche politica. Possibili imprevedibili convergenze potrebbero venire fuori a breve e scompigliare gli equilibri nel centrodestra di governo.

Ma andiamo con ordine: tra la prime ad intervenire sulla questione della cittadinanza agli stranieri era stata la segretaria del Pd, Elly Schlein: “Per noi – scrive – chi nasce o cresce in Italia è italiana o italiano e continueremo a batterci per cambiare la legge”.

La legge in vigore è del 1992 e prevede che “lo straniero che sia nato in Italia” possa diventare cittadino italiano “a condizione che vi abbia risieduto legalmente e ininterrottamente fino al raggiungimento della maggiore età”. Mentre il Pd spinge per lo Ius soli, chi nasce in Italia è cittadino, posizione sostenuta da Alleanza Verdi e Sinistra, Azione e +Europa, la Lega e Fratelli d’Italia vogliono che tutto rimanda com’è.

Ma Forza Italia apre invece allo Ius Scholae, un provvedimento secondo il quale può acquisire la cittadinanza italiana su richiesta il minore straniero nato in Italia, che sia risieduto legalmente e senza interruzioni in Italia, e che abbia frequentato regolarmente per almeno 5 anni uno o più cicli scolastici.

Secondo il M5s, lo “Ius scholae dà valore alla forza aggregante e inclusiva della scuola pubblica partendo dalla realtà: oltre un milione di ragazzi è nato in Italia, vive in Italia, frequenta le scuole italiane, parla la nostra lingua ma non ha i diritti collegati allo status della cittadinanza. È inconcepibile per un Paese come il nostro dove i diritti fondamentali sono attributi proprio sulla base della cittadinanza”. Così Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5S alla Camera,, ospite della trasmissione radiofonica “Radio anch’io” su RaiRadio1.

Via libera anche da Sinistra Italiana: “Lo IUS scholae sarebbe un importante adeguamento delle istituzioni alla realtà di fatto delle scuole italiane; dove convivono da decenni bambine e bambini, ragazze e ragazzi, molto più capaci di capire il mondo, rispetto ai cascami da “ancien régime” sganciati dalla realtà”. Lo afferma il responsabile scuola del partito, Giuseppe Buondonno. “Ci basta? No, certo; noi- prosegue l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra- vogliamo lo IUS soli, chi nasce in Italia è italiano. Ma è un passo, urgente e necessario; facciamolo subito”.

 

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