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Ius soli, una proposta di legge nel nome di Bilal

Bilal Buassadru

Ius soli. La questione diventa di nuovo attuale dopo la tragedia di Mirabella. Bilal era diventato cittadino italiano da poco. Da nove mesi. La sua famiglia, di origini marocchine, quaranta anni fa è venuta a Mirabella, trovato casa alla frazione Calore, dove Said Boussadra, il papà di Bilal, si è stabilito. Ha cresciuto i figli facendo il venditore ambulante.

Il promettente pugile, campione italiano di categoria, è uno dei quattro giovani che hanno trovato la morte su una strada della frazione Passo Eclano, in un incidente stradale, tutti nella stessa macchina, una Mercedes sportiva, mentre stavano andando a comprarsi un gelato.

Una sola cosa desiderava, Bilal: andare avanti nella box: “Voglio aiutare la mia famiglia – disse emozionato il giorno in cui il sindaco di Mirabella Eclano, Giancarlo Ruggiero, gli conferì la cittadinanza”.

Said e Fatima, i suoi genitori, Nassim e Fadil, i fratelli.
Italiani a tutti gli effetti.
Ora arriva la proposta lanciata da Crt Radio Taurasi: “In Italia – scrive in un comunicato – da anni si discute, senza esito, sulla possibilità di applicare il diritto di un bambino, nato in Italia da genitori stranieri, di acquisire la cittadinanza del Paese natio”.
Si discute invano perché “non si è mai approdato ad una definizione normativa chiara e inequivocabile”.
“Se il principio del diritto di nascita fosse stato applicato l’8 settembre del 2005, Bilal Boussadra – spiegano dalla Radio – avrebbe immediatamente acquisito la cittadinanza italiana, essendo nato ad Avellino. Purtroppo per 18 anni Bilal non è stato italiano. Ha dovuto aspettare fino all’anno scorso, quando ha compiuto 18 anni, per avere riconosciuta la cittadinanza italiana”. Sarebbe stato protagonista, sicuramente, degli europei di boxe del 2022 e del 2023.

“Chi gli ha impedito di prendere parte a quelle competizioni? Il giorno dei suoi funerali, il sindaco di Mirabella ha avvolto la bara di Bilal con il tricolore. Lo ringraziamo per il gesto fortemente simbolico. Speriamo solo che si abbia il coraggio di riconoscere un diritto che di per sé è innegabile e inviolabile”.

Da Taurasi, sede di Radio Crt, quindi si propone che si metta mano immediatamente allo ius soli. “E la si chiami “Legge Bilal Boussadra”.

 

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